Derivati sotto alla lente della Corte dei Conti
L’esposto del consigliere Giorgio De Bastiani ha avuto seguito dopo tre anni
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – L’operazione risale al 2005 ed ha portato nelle casse comunali in dieci anni circa 6 milioni di euro. Da quest’anno il comune è chiamato a restituire, entro il 2024, quei soldi oltre ad interessi, per circa 10 milioni di euro. Un’operazione, quella dei derivati, di cui si è parlato molto negli ultimi anni e su cui ora anche la Corte dei Conti ha chiesto ragguagli al comune. E’ emerso ieri sera, giovedì, nel corso del consiglio comunale quando è stato illustrato il Dup, Documento unico di programmazione, 2017-19.
A fine 2012 l’allora amministrazione Da Re aveva portato in consiglio comunale un esperto in materia che aveva attestato la bontà dell’operazione finanziaria fatta dal comune nel 2005. Parole che però non avevano rassicurato l’allora consigliere comunale Giorgio De Bastiani che qualche mese dopo, nel 2013, aveva deciso di presentare un esposto alla Corte dei Conti.
«Un esposto – spiega oggi De Bastiani – sostenuto da un’analisi giuridico-finanziaria redatta da due esperti, un avvocato esperto di diritto bancario e un analista finanziario, da me contattati e dalla quale sono emersi i dubbi che avevo sollevato in consiglio comunale, che avrebbero permesso già alla vecchia amministrazione di rinegoziare l’accordo ma anche di avere gli estremi per annullarlo. Nell’ultimo anno, sono stato chiamato dalla Corte dei Conti. La questione è diventata urgente ai loro occhi perché siamo arrivati al momento in cui per il comune sono iniziate, da giugno, le passività». Il comune ha iniziato a ripagare il proprio debito. «Se fosse stato tutto in ordine – sostiene l’ex consigliere – la Corte dei Conti non avrebbe mai scritto. Ho sempre creduto sul fatto che questa operazione andasse rinegoziata e seppur da solo, e in silenzio, ho continuato a portare avanti questa battaglia da semplice cittadino».
«La Corte dei Conti ha scritto al comune un mese fa chiedendo, alla luce dell’esposto, cosa il comune intenda fare – ha spiegato ieri sera in aula l’assessore Giovanni Napol -. Abbiamo già iniziato lo scorso anno qualche esplorazione per capire come muoverci finchè, approfondendo per capire il percorso migliore, abbiamo fatto una gara pubblica che si è conclusa nei giorni scorsi e che ha prodotto un vincitore. Ora ci sarà un’analisi di tutti i contratti di swap ancora in essere sotto tutti i punti di vista e poi questo professionista ci dirà cosa si può fare, se ci sono le condizioni per aprire contenzioso di natura legale o per valutare la via del confronto bonario con l’istituto di credito per valutare una rinegoziazione dei tassi di interesse o della durata».