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28 marzo 2024

Treviso

I DIRIGENTI DI MURARO GUADAGNANO QUANTO IL CAPO STAFF DI OBAMA

De Mitri (Pdl): "Anche le loro posizioni vanno riviste"

| Mauro Favaro |

| Mauro Favaro |

I DIRIGENTI DI MURARO GUADAGNANO QUANTO IL CAPO STAFF DI OBAMA

TREVISO Il Sant'Artemio come la Casa Bianca? A concentrarsi solo sulle tabelle degli stipendi dei dirigenti sembra proprio di sì.

Muraro, meglio dirlo subito, non guadagna quanto Obama. Ma per il resto confrontare i numeri non è nemmeno troppo difficile. Carlo Rapicavoli, ad esempio, direttore generale stacanovista già eletto come “il più bravo d'Italia”, ha uno stipendio lordo di 118.500 euro all'anno. Esattamente quanto Jacob Lew, capo di gabinetto del presidente degli Stati Uniti, come rivelato nei mesi scorsi da Washington.

Ma non è un'eccezione. Il dirigente dell'area amministrazione, Gianluigi Masullo, infatti, arriva a 118.204 euro lordi per ogni 12 mesi. Sulla stessa scia il segretario generale, Luigi De Martin, che si ferma a 118.049 euro lordi. Poi Diana Melocco, dirigente dell'area servizi, a quota 109.598 euro lordi e Lucio Bottan, dirigente dell'area tecnica, a quota 107.944 euro lordi.

Seguono gli altri: Franca Tonello (63 mila euro); Piero Bernardi (81.844 euro); Franco Botteon (88.728 euro); Simone Busoni (88.728 euro); Umberto Di Remigio (87.929 euro); Giulia Millevoi (86.840 euro); Francesco Pengo (73.187 euro); Elisabetta Perona (76.156 euro); Giuseppe Porcellato (88.728 euro); Maurizio Veggis (88.873 euro); Antonio Zonta (89.609 euro).

Cifre, queste, che non piacciono troppo nemmeno alla stessa maggioranza. “Bisogna tagliare sul monte stipendi: non è un nostro obiettivo quello di lasciare a casa delle persone, ma bisogna cominciare a lavorare con i part-time – spiega Alessio De Mitri, consigliere del Pdl e moralizzatore della spesa provinciale – Muraro dovrebbe inizare a pensare a qualche taglio, anzi, siamo ben disposti a dargli una mano”.

A stretto giro di posta, però, è arrivata la replica dello stesso presidente. "Si tratta di contratti nazionali, frutto di contrattazione sindacale. Quindi, nessun benefit aggiuntivo e immeritato come qualcuno vuole far credere – sbotta il numero uno del Sant'Artemio – invece di fare facile demagogia, soprattutto in questo periodo, sugli stipendi dei dirigenti pubblici, bisognerebbe domandarsi non tanto quanto prendono questi lavoratori, piuttosto quanto producono per l’ente e per la comunità”.

 


| modificato il:

Mauro Favaro

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