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28 marzo 2024

Nord-Est

Donna incinta si sente male, costretta a farsi 70 km in ambulanza per farsi curare

Bartelle: "Eppure un ospedale più vicino c’è, quello di Pieve di Cadore, ma il punto nascite è chiuso”

| Roberto Silvestrin |

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Donna incinta si sente male, costretta a farsi 70 km in ambulanza per farsi curare

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BELLUNO - Un malore durante la gravidanza, che l’ha costretta a farsi 70 chilometri in ambulanza per farsi curare. Un viaggio da Comelico Superiore a Belluno, dove la donna è stata trasportata - sabato - per essere curata. La vicenda l’ha resa nota Patrizia Bartelle, consigliera Regionale di “Italia in Comune”, che ha depositato un’interrogazione sul caso.

 

“Sabato una donna incinta di Comelico Superiore, in provincia di Belluno, si è sentita male e per curarla la si è dovuta trasportare fino a Belluno – spiega la consigliera -. Il viaggio di circa 70 chilometri è avvenuto in ambulanza perché l’elicottero non era disponibile. Eppure un ospedale più vicino c’è, quello di Pieve di Cadore, ma il punto nascite è chiuso”.

 

E con il caso scoppia – di nuovo – anche la polemica sulla sanità.

 

“Se anche la norma nazionale prevede la chiusura dei punti nascite inferiori alle 500 unità, nulla vieta alle regioni di derogare e prevedere numeri più bassi per determinate aree - dichiara Bartelle -. Inutile poi parlare di incentivi per il ripopolamento di queste aree se poi, quando una donna incinta si sente male, di fatto non ha assistenza medica. Chi volete che si arrischi a metter su famiglia in queste zone?”

 


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