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30 novembre 2024

Vittorio Veneto

Dopo gli sveja bauchi arrivano gli sveja macachi

Le nuove luci di Serravalle, posizionate sul porfido, cominciano a mietere vittime

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

Dopo gli sveja bauchi arrivano gli sveja macachi

VITTORIO VENETO - E' finito per terra, disteso, in piazza Tiziano Vecellio un 26enne vittoriese mentre, qualche giorno fa, passeggiava per il centro storico di Serravalle. A fargli lo sgambetto una luce rialzata, incastonata nel porfido. Un'insidia, per i pedoni. Uno sveja bauchi spuntato, insieme ad altri, nella piazzetta di Serravalle che collega via Martiri della Libertà a piazza Foro Boario durante i lavori di riqualificazione dell'area conclusisi pochi mesi fa.

Se la storia insegna, Vittorio Veneto non impara. Nemmeno dai propri errori. Nel 2007 il Comune aveva dovuto risarcire di 11mila euro un'anziana signora che era finita in ospedale proprio perché si era inciampata su uno di quegli sveja bauchi comparsi in città. Una delle tante pedine incastonate sulle strade cittadine in quell'anno per "segnalare i percorsi turistici".

 

Più che segnare un tragitto, le pedine rialzate avevano mietuto un gran numero di vittime e per questo, piano piano, sono state eliminate. A distanza di otto anni, però, ne spuntano altre. Più alte, più grosse e munite anche di luce. Di notte, infatti, gli sveja bauchi serravallesi si illuminano. Diventano (più) visibili, ma rimangono comunque un pericolo per i pedoni.

 

Le nuove luci sono state posizionate a terra per tracciare la strada. Non sono state messe in mezzo al marciapiede come era successo nel 2007, ma non è raro che i pedoni, arrivando da Nord, attraversino la piazzetta per raggiungere via dei Battuti, la strada che costeggia il Meschio. Non solo: di fronte alle nuove luci rialzate è stata riservata una zona alla sosta delle auto e chiunque parcheggi nei posti segnati è costretto, una volta sceso dal mezzo, a passare per la piazza a piedi. Per non parlare di quando, la prima domenica di ogni mese, l'intera zona diventa pedonale per ospitare il tradizionale mercatino dell'antiquariato.

 

Insomma, a Vittorio Veneto, dopo gli svena bauchi sono arrivati… gli sveja macachi. Per ricordarci che ammirare la città è bello, ma guardare a terra è meglio.

 


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Stefania De Bastiani

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