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29 marzo 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Dramma di Refrontolo, conoscenti convocati dai carabinieri

Si sta cercando un perché alla violenza di Sisto De Martin. Cristian afferrato da dietro e sgozzato nel sonno

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Dramma di Refrontolo, conoscenti convocati dai carabinieri

I fiori fuori dalla casa

REFRONTOLO – Non ha ancora un perché il dramma famigliare di Refrontolo. A distanza di 24 ore dal ritrovamento dei corpi senza vita di Sisto De Martin, 62 anni, della moglie Teresa Reposon, 56 anni, e del loro unico figlio, Cristian, 24, i carabinieri non hanno ancora collegato la violenza del pensionato a qualche motivo particolare. Un momento di improvvisa follia, sembrerebbe al momento.

Sono già stati sentiti dei conoscenti ed altri sono stati convocati per fornire informazioni sulla famiglia, descritta finora da tutti come normalissima. Al momento nessuno ha riferito di circostanze particolari collegabili in qualche modo al dramma. «Abbiamo già sentito delle persone vicine alla famiglia – ha spiegato il colonnello Ruggero Capodivento, comandante provinciale dei carabinieri di Treviso – ed altre saranno sentite nelle prossime ore. Tutti al momento la descrivono come una famiglia apparentemente normale. Non avevano particolari problematiche, o quantomeno non erano note».

Il cartellino calcistico di Cristian

I carabinieri stanno ricostruendo i momenti precedenti la tragedia. Marito e moglie, stando ai riscontri, si erano alzati dal letto ed avevano fatto colazione. In cucina, trovata in ordine, c’era la tavola apparecchiata, due tazze erano state utilizzate, mentre la terza, quella del figlio, ancora no. Stando a quanto emerso, Sisto De Martin si sarebbe recato prima nella camera da letto del figlio, che stava dormendo con la faccia rivolta verso il cuscino.

Gli avrebbe afferrato la testa, l’avrebbe sollevata e quindi l’avrebbe sgozzato, senza che lui avesse modo di reagire e probabilmente senza che avesse nemmeno il tempo di rendersi conto di nulla. Quindi sarebbe sceso, si sarebbe avvicinato alla moglie e l’avrebbe colpita ripetutamente alla testa con una mazzetta da muratore (l'attrezzo è stato ritrovato ai piedi del corpo dello stesso omicida). A quel punto si sarebbe suicidato impiccandosi in mansarda.

 

Gli investigatori, dal momento della scoperta dei corpi, nel pomeriggio di ieri, hanno setacciato l'abitazione alla ricerca di documenti, comunicazioni o altri elementi utili ad indirizzare le ipotesi su un versante piuttosto che su un altro, e da ieri ascoltano appunto familiari e conoscenti. Le indagini sul movente, è stato spiegato, hanno lo scopo di escludere eventuali concorsi di responsabilità di terzi sulla decisione di De Martin di attuare il gesto.

 

Sui corpi, ora all’obitorio dell’ospedale di Conegliano, sono stati eseguiti i primi accertamenti. Non è ancora stato deciso se effettuare l’autopsia, probabilmente comunque non sarà necessario, sembrando la sequenza degli eventi già piuttosto delineata.

L'abitazione è stata posta sotto sequestro. Oggi qualcuno aveva poggiato dei fiori ed il cartellino calcistico di Cristian all'ingresso.

Le immagini della tragedia

 


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