Treviso - La squadra mobile della questura di Treviso sta eseguendo una decina di provvedimenti nell'ambito di un'indagine sullo spaccio di droga ai giovani frequentatori di locali da ballo. Una ventina le perquisizioni in corso.

Le indagini della polizia sono cominciate all'inizio dell'anno dalle confidenze di un insegnante trevigiano al quale alcuni alunni avevano parlato di un vasto spaccio di sostanze stupefacenti tra il montebellunese e il trevigiano.

Da qui, gli accertamenti e le intercettazioni telefoniche hanno portato gli investigatori a scoprire un mercato di ecstasy di provenienza europea e di marijuana ed hashish provenienti da fuori Europa.

Più di 70 i giovani assuntori coinvolti, che saranno segnalati alle rispettive prefetture, mentre sono una decina le discoteche e i locali da ballo di Padova, Treviso e Venezia interessati. L'attività di spaccio, secondo quanto si è appreso, avveniva anche all'interno dei pullman usati per raggiungere quei locali.

All'operazione di oggi prendono parte 50 poliziotti delle mobili di Treviso, Venezia, Padova, Taranto, Bari e Cuneo.

Ai microfoni di Radiovenetouno le dichiarazioni del procuratore della Repubblica di Treviso, Antonio Fojadelli, del questore Carmine Damiano e del diregente della Squadra Mobile Riccardo Tumminia.

_{Nella foto, da sinistra, Riccardo Tuminnia, Carmine Damiano ed Antonio Fojadelli, durante la conferenza stampa di questa mattina in cui è stata presentata l'operazione}