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29 marzo 2024

Castelfranco

Due giovani della Castellana sono gli artefici del rilancio di Postalmarket

Lo storico marchio ritornerà in edicola in autunno, anche grazie all'app per gli acquisti on-line sviluppata dalla trevigiana No Gravity.

| Leonardo Sernagiotto |

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| Leonardo Sernagiotto |

Roberto Benetton e Tommaso Miotto

CASTELFRANCO - Le stagioni passano, la tecnologia evolve, e chi vuol sopravvivere nel mercato deve avere il coraggio e un po’ di sana pazzia per cambiare e rimanere al passo con i tempi. Ecco dunque che Postalmarket, l’azienda italiana nata nel 1959 e divenuta negli anni leader nelle vendite per corrispondenza, ha deciso di puntare sull’e-commerce, sfidando colossi quali Amazon ed eBay.

Per questa rivoluzione digitale, Postalmarket si appoggerà ad un’azienda veneta, anzi, castellana. In autunno infatti lo storico catalogo tornerà in edicola e parallelamente esordirà nel web attraverso la piattaforma di Storeden, servendosi inoltre dell’applicazione per smartphone sviluppata da No Gravity, start up trevigiana fondata da Roberto Benetton, 33enne di Castelfranco, e da Tommaso Miotto, trentenne di Castello di Godego.

«Siamo orgogliosi di poter partecipare ad un progetto tanto ambizioso come quello del rilancio di Postalmarket» spiega Benetton, dal 2017 imprenditore digitale e dal 2020 fondatore con l’amico Miotto di No Gravity, che aggiunge: «Lavoriamo da inizio anno all’applicazione che i consumatori useranno per comperare i prodotti dal proprio telefonino. Sarà un mondo virtuale di facile fruizione, nel quale saranno ospitati anche dei contenuti redazionali. Ma la novità assoluta sarà la presenza di video con la realtà aumentata che saranno visibili puntando il telefonino sul catalogo stesso».

La collaborazione con Postalmarket non è che un tassello di un progetto molto più ambizioso, come ricordato da Benetton e Miotto: «Il nostro obiettivo è quello di portare il software di oggi, molto spesso lento e macchinoso, ad essere utilizzato da tutti, con un’interfaccia semplice e intuitiva, utilizzato in mobilità tramite telefono. Ci stiamo concentrando sul mondo fashion e food, due settori in cui si spinge molto sulla qualità e sull’italianità, e crediamo di poter dare anche noi un grande valore al software made in Italy. Per questo investiamo molto in ricerca, soprattutto dal punto di vista del design e dell’esperienza utente».

Tra i progetti futuri di No Gravity, che attualmente occupa sei persone, è quello di portare l’attuale software di fatturazione Giarvis ad essere in grado di supportare le aziende nell’intero processo aziendale, non solo quello contabile.

 


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Leonardo Sernagiotto

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