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24 aprile 2024

Oderzo Motta

Due settimane a Dachau

Enrico Vanzini, 91 anni, a San Polo racconta gli orrori del lager, dove perse 50 chili

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Due settimane a Dachau

SAN POLO DI PIAVE -  Enrico Vanzini, oggi 91 anni, mercoledì 7 maggio porterà nella biblioteca civica di Polo di Piave,  in via Papa Luciani 12 alle 20,30 la sua testimonianza dei 15 giorni ai forni crematori di Dachau dove rimase internato 7 mesi perdendo oltre 50 kg di peso.

 

Nel 1944, quando la Gestapo lo portò nel campo di concentramento vicino a Monaco di Baviera dopo la fuga da una fabbrica tedesca distrutta da un bombardamento, aveva 22 anni.

La sua testimonianza è stata raccolta dal giornalista Roberto Brumat nel libro L'ultimo sonderkommando italiano, edito da Rizzoli. Enrico lasciò Fagnano Olona (VA) che non aveva ancora 18 anni, chiamato sotto le armi nella Grecia occupata dagli italiani.

 

Ad Atene dopo l’8 settembre 1943 lo catturarono i tedeschi e, dopo un anno di lavori forzati in una fabbrica che a Ingolstadt costruiva gli scheletri dei panzer, evase con due compagni, ma fu tradito in Germania da una ragazza milanese: la condanna a morte a Buchenwald venne commutata nel trasferimento a Dachau dove subì fame, freddo, botte, umiliazioni e assistette a due massacri di ebrei. Poi un giorno le SS lo costrinsero a entrare nel sonderkommando, squadra speciale obbligata a mettere nei forni crematori i cadaveri dei compagni, in qualche caso ancora vivi.

 

Il 29 aprile 1945 Vanzini, che senza più forze camminava sulle ginocchia e pesava solo 29 kg, fu liberato dagli americani e quando arrivò a casa sua mamma non lo riconosceva più. Solo recentementeni ha rotto i 60 anni di silenzio, facendo della testimonianza una ragione di vita, raccontando soprattutto ai ragazzi l'orrore che troppo spesso viene negato: perché non accada mai più, perché nessuno dimentichi.

 


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