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14 settembre 2024

Castelfranco

Duemila firme per salvare l’Oratorio di Castello di Godego che il Comune vuole demolire

Braccio di ferro tra parrocchia e Comune sul progetto di restauro ed ampliamento in corso dal 2010

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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oratorio

CASTELLO DI GODEGO - La parrocchia di Castello di Godego è da anni impegnata nella ricerca di una soluzione per la sede dell'Oratorio, un progetto che continua a incontrare ostacoli burocratici e amministrativi. La vicenda ha avuto inizio nel 2010, quando la parrocchia ha avviato la ristrutturazione della vecchia chiesa abbaziale del 1700, progettata da F.M. Preti, con l’intento di trasformarla in oratorio. Tuttavia, la struttura si è rivelata inadeguata per ospitare attività ricreative di grandi gruppi. Per far fronte alle necessità immediate, è stata installata una struttura prefabbricata temporanea, con il permesso del Comune.

Nel 2015, il parroco e l'allora sindaco Nicoletti, consapevoli dei vincoli esistenti, hanno coinvolto la Sovrintendenza per ottenere l'autorizzazione a costruire un nuovo edificio. Dopo anni di sopralluoghi e discussioni, nel 2022 è stata approvata una nuova ipotesi progettuale, che rispetta i criteri urbanistici e paesaggistici della zona. Tuttavia, il percorso per ottenere i permessi edilizi necessari ha incontrato ulteriori difficoltà. Le riserve espresse dalla parrocchia riguardo alla realizzazione dell'opera si sono tradotte in ritardi e incomprensioni con l'amministrazione comunale, che ha recentemente emesso un'ordinanza di demolizione per la struttura temporanea.

Questa decisione ha suscitato preoccupazione nella comunità, tanto che il presidente del Comitato "Salviamo l'Oratorio", forte di duemila firme raccolte, ha definito l'ordinanza "un atto di grave pregiudizio per l’attività dell’oratorio." Nel frattempo, il parroco ha richiesto una proroga per evitare la demolizione immediata, sottolineando i rischi per la sicurezza durante eventi programmati come la Sagra e la festa degli anziani, entrambe patrocinate dal Comune. Ora, la speranza è che l'amministrazione comunale possa rivedere i termini della demolizione, permettendo la realizzazione di un nuovo oratorio, un progetto che rimane di fondamentale importanza per la comunità.
 


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