20/04/2024poco nuvoloso

21/04/2024poco nuvoloso

22/04/2024nubi sparse

20 aprile 2024

Castelfranco

Durissimo colpo a “Cosa Nostra”: eseguiti 91 arresti, indagato anche un trevigiano

Tra i reati contestati associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, traffico di sostanze stupefacenti, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e reimpiego di capitali illeciti

|

|

finanza

CASTELFRANCO - Durissimo colpo a "Cosa Nostra": eseguiti 91 arresti e sequestri per circa 15 milioni di euro. Su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Palermo, il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, con il supporto del Comando Provinciale di Palermo – che ha messo in campo uno straordinario sforzo operativo – nonché di altri Reparti sul territorio nazionale, ha dato esecuzione a numerose ordinanze di custodia cautelare e sequestro preventivo, emesse dal gip presso il Tribunale di Palermo. L’operazione ha portato alla disarticolazione dei clan storicamente egemoni nei quartieri palermitani dell’Acquasanta e dell’Arenella, facenti parte del mandamento mafioso di Resuttana.

 

Oltre 100 i soggetti a vario titolo indagati per associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, traffico di sostanze stupefacenti, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, reimpiego di capitali illeciti, esercizio abusivo di giochi e scommesse ed altri reati contro la persona e il patrimonio. Di questi, 91 sono stati destinatari di misure cautelare personali.

 

Operazioni sono state effettuate in Sicilia, Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche e Campania. Tra le persone finite nel mirino delle forze dell’ordine anche un 24enne che risulta residente a Castelfranco. Il giovane sarebbe ritenuto responsabile di aver contribuito a truccare una gara ippica di trotto all’ippodromo di Modena.

 

L’attività di servizio, scaturita dagli sviluppi di pregresse risultanze investigative, derivanti prevalentemente dalle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia ascoltati dalla Dda di Palermo si è arricchita di un paziente e scrupoloso lavoro condotto dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza attraverso, in particolare, la valorizzazione “ragionata” e “mirata” delle informazioni concernenti gli aspetti patrimoniali e finanziari – vero punto di forza della Componente speciale del Corpo – reso più difficoltoso, in questa indagine, dall’assenza di segnalazioni per operazioni sospette, pur a fronte di numerose operazioni “anomale”.

Altrettanto prezioso, poi, è stato il lavoro di riscontro delle dichiarazioni dei suddetti collaboratori di giustizia, attraverso l’esecuzione di intercettazioni telefoniche, nonché di controllo sistematico del territorio tramite pedinamenti e video-riprese, particolarmente complesse tenuto conto, soprattutto, del contesto territoriale di riferimento.

 

L’opprimente presenza sul territorio era attuata mediante la perpetrazione dei più tradizionali delitti di matrice mafiosa, quali l’estorsione, il traffico di sostanze stupefacenti, l’illecita concorrenza con minaccia o violenza. È emerso, altresì, che gli ingenti proventi delle condotte criminali - in parte utilizzati per il mantenimento dei familiari dei detenuti - sono stati riciclati e/o reimpiegati in molteplici settori economici della Sicilia e della Lombardia: ippica, gaming (centri scommessa e slot machine), cooperative attive nel campo della cantieristica, compravendita di preziosi, società attive nella produzione e commercializzazione del caffè, commercio di materie prime alimentari (farina, frutta e verdura) e packaging alimentare.

 

Disposto il sequestro del patrimonio e del complesso aziendale di 22 attività economiche, tra cui centri scommesse, società attive nei settori della cantieristica navale, della produzione, commercializzazione e somministrazione di bevande e alimenti. Disposto, inoltre, il sequestro preventivo di 13 cavalli da corsa, 8 immobili, vari mezzi di trasporto, nonché i saldi attivi di rapporti finanziari per un valore complessivo stimabile, allo stato, non inferiore ai 15 milioni di euro. Per l’esecuzione dei numerosi provvedimenti la Guardia di Finanza ha complessivamente messo in campo circa 500 militari - tra cui baschi verdi e unità cinofile per la ricerca di armi ed esplosivi, sostanze stupefacenti e valuta – con il supporto di mezzi aerei.

 



Leggi altre notizie di Castelfranco
vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×