TREVISO – L’ultimo aggiornamento ufficiale segnala 96 casi di Coronavirus in provincia di Treviso ma si tratta di valori in evoluzione. Nel dettaglio possiamo confermare che è la città di Treviso a registrare il maggior numero di persone colpite dal virus con 18 casi, segue quindi Casale sul Sile con 10 e Roncade con 8. A Villorba si segnalano 6 casi, mentre nel territorio comunale di Mogliano Veneto e Paese sono 5 le persone che hanno contratto il Coronavirus.

Nei territorio di Breda di Piave, Casier, Silea e Zero Branco sono stati accertati 3 casi tra i residenti in ciascun comune mentre i territori di Istrana, Montebelluna, Oderzo, Quinto, Resana hanno rispettivamente 2 contagiati. Molti sono i comuni dove è stato accertato un solo caso di Coronavirus e sono: Carbonera, Conegliano (il ricoverato in realtà risiede a Orsago), Giavera del Montello, Maserada sul Piave, Morgano, Ponzano, Povegliano, Preganziol, San Biagio di Callalta, Trevignano e Vedelago.

Il consigliere regionale Andrea Zanoni, residente a Paese, il comune da dove proveniva la prima vittima in provincia di Treviso, ci tiene a sottolineare che: “A nessuno piace avere restrizioni e trovarsi in una situazione di grandi difficoltà famigliari ed economiche, questa è una emergenza e perciò dobbiamo seguire le indicazioni del governo per evitare di trovarci con gli ospedali con un sovraccarico molto pericoloso”.

L’ultimo comunicato della Regione conferma che la nostra provincia è la più colpita in Veneto dove i casi complessivi sono arrivati a quota 407 (+21), con 116 (+15) ricoveri, dei quali 25 in terapia intensiva. Nella Marca 96 sono gli ammalati ed a seguire ci sono: 90 casi a Vo', 69 a Padova, 66 a Venezia, 27 a Verona, 19 a Vicenza, 14 a Limena, 8 a Mirano, 4 a Belluno e Rovigo, 2 sono casi collegati alla Lombardia (anche se residenti in Veneto) e per 8 è in corso l'assegnazione epidemiologica.

L’Ulss 2 della Marca Trevigiana inoltre rende noto che: “In relazione al numero di casi di Covid-19 per Provincia, inviato dalla Protezione Civile ci preme sottolineare che tali casi (soggetti positivi al test nella quasi totalità asintomatici o altri contatti in isolamento fiduciario) vengono seguiti a domicilio, dagli operatori dell’Ulss 2, con criteri di massima prudenza. Tutti i casi con sintomatologia sono ospedalizzati e seguiti da professionisti di qualità. A parere dell’Azienda Sanitaria in questa fase non sono necessari ulteriori provvedimenti attivati dalle autorità comunali”.