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28 marzo 2024

Italia

Efficienza energetica, decreto approvato in Senato

Riqualificare il patrimonio immobiliare del paese lo scopo del provvedimento

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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Efficienza energetica, decreto approvato in Senato

ROMA - L'Assemblea del Senato ieri ha proseguito l'esame del ddl n. 783 di conversione in legge del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, recante disposizioni urgenti per il recepimento della direttiva 2010/31 UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia per la definizione delle procedure di infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale. Il provvedimento, che mira a potenziare gli strumenti necessari per riqualificare il patrimonio immobiliare del Paese in conformità al diritto dell'Unione europea e nell'approssimarsi della scadenza degli attuali benefici fiscali, prevede la proroga al 31 dicembre dell'ecobonus per interventi finalizzati al risparmio energetico degli immobili (la detrazione fiscale è elevata dal 50 al 65 per cento ed è ripartita in 10 annualità); la proroga al 31 dicembre delle detrazioni Irpef delle spese di ristrutturazione edilizia, elevate dal 33 al 50 per cento.

 

Viene altresì riconosciuta una detrazione del 50 per cento, fino a un massimo di 10.000 euro, per l'acquisto di mobili finalizzati all'arredo dell'unità ristrutturata. Il decreto-legge provvede inoltre al recepimento della direttiva UE n. 31 del 2010 relativamente all'adozione di una metodologia di calcolo della prestazione energetica degli edifici, alla definizione di edifici a energia quasi zero, all'adozione di un sistema di certificazione e di misure di per ispezioni periodiche degli impianti di riscaldamento e climatizzazione.

 

Nella seduta pomeridiana di ieri è iniziato l'esame degli emendamenti riferiti al testo del decreto-legge. Agli articoli 1, 2, 3 e 4 sono stati approvati emendamenti che modificano il decreto legislativo n. 192 del 2005 con riguardo alle finalità, alle definizioni e alla metodologia di calcolo della prestazione energetica. Nel proseguire l'esame dell'articolato, l'Assemblea ha approvato diverse proposte di modifica delle Commissioni riunite. All'articolo 5 sono stati approvati emendamenti sui termini per l'adozione del piano d'azione volto ad aumentare gli edifici a energia zero. Le modifiche all'articolo 6 riguardano l'attestato di certificazione energetica; all'articolo 7, le relazioni tecniche di progetto attestanti la rispondenza alle prescrizioni sul contenimento dei consumi energetici; all'articolo 8, le funzioni di Regioni, Comuni e Province autonome. All'articolo 13 è stato accolto un emendamento che estende a tutte le Regioni che non abbiano ancora provveduto al recepimento della direttiva n. 31 del 2010 le disposizioni del decreto. All'articolo 16 è stato approvato un emendamento delle Commissioni riunite che estende la detrazione per l'acquisto di mobili ai grandi elettrodomestici nel limite del tetto di spesa già previsto. Infine, a copertura delle agevolazioni, un emendamento all'articolo 20 prevede l'aumento dell'Iva per somministrazioni di alimenti e bevande anche mediante distributori automatici.

 

Il Governo ha accolto numerosi ordini del giorno sull'opportunità di escludere dai vincoli del patto di stabilità le spese in conto capitale sostenute dai Comuni per l'efficienza energetica; sull'opportunità di utilizzare tutti gli strumenti possibili per l'efficientamento energetico del patrimonio di edilizia residenziale pubblica; sull'efficientamento del sistema elettrico nazionale; sulla soluzione delle problematiche in materia di detraibilità delle spese sostenute per l'installazione di apparecchi sanitari destinati a riduzione dei consumi idrici; sulla stabilizzazione degli incentivi a fini di programmazione degli investimenti; sul sostegno al settore degli elettrodomestici e sulla valorizzazione della filiera del mobile; sullo snellimento delle pratiche autorizzative per gli impianti a energia rinnovabile; sulla ricerca di una modalità di copertura finanziaria per le agevolazioni che salvaguardi i prodotti editoriali.

 

Le dichiarazioni di voto finali a favore del provvedimento sono state svolte dai senatori: Zeller (Aut-PSI), Compagnone (GAL), Consiglio (LN-Aut), Angela D'Onghia (SCpI), Girotto (M5S), Carraro (PdL), Gianluca Rossi (PD). La senatrice De Petris (Misto-SEL) ha invece annunciato l'astensione di Sinistra Ecologia e Libertà, che ha criticato la mancata stabilizzazione degli incentivi per il risparmio energetico e la copertura della proroga delle agevolazioni fiscali basata sull'aumento dell'IVA. In dissenso dal Gruppo, il senatore Di Biagio (SCpI) si è astenuto. I Gruppi di maggioranza hanno evidenziato le ricadute positive delle agevolazioni fiscali su ambiente, occupazione, crescita e fisco.

Sebbene consideri il decreto un'occasione mancata per il rilancio del settore edile, anche la Lega Nord ha votato a favore. Denunciando il pesante condizionamento delle lobbies del carbone, del petrolio e del gas e ponendo l'accento sulla necessità di estendere fino al 2020 le detrazioni per il risparmio energetico, il Movimento 5 Stelle ha sostenuto un provvedimento che consente all'Italia di superare procedure d'infrazione.

 

Dai verbali del Senato, rivisitati da Pietro Panzarino

 


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