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27 settembre 2024

Treviso

Emergenza inquinamento da ozono: "A Treviso quest'anno oltre il 30% in più di giornate fuorilegge rispetto al 2023"

L'estate finisce con 48 giornate di sforamento contro le 36 del 2023

| Isabella Loschi |

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arpav

TREVISO - L’estate si è chiusa con oltre il 30% in più di giornate “fuorilegge” per l’inquinamento da ozono rispetto al 2023: 48 nel 2024 contro le 36 del 2023 alla stessa data, il 19 settembre. Non si può dire, quindi, che quest’anno la situazione sia migliorata. A denunciare la pessima situazione dell’aria a Treviso è Coalizione Civica, sulla base dei dati Arpav.

Se nella stagione fredda l’inquinamento atmosferico dannoso per l’uomo è caratterizzato dalla presenza nell’aria di polveri sottili, nei mesi caldi l’inquinante maggiormente presente è l’ozono che viene quindi monitorato come le polveri Pm10 e Pm2,5. “Come è noto, la presenza di elevati livelli di ozono nell’aria che respiriamo danneggia la salute umana, quella degli animali e delle piante (ne influenza la fotosintesi e la crescita) e arriva anche a ridurre la visibilità. Tra gli effetti acuti derivanti dall’esposizione all’ozono si registrano irritazioni agli occhi, al naso, alla gola e all'apparato respiratorio e la tosse. Le più recenti indagini mostrano inoltre che lo smog estivo ed il forte inquinamento atmosferico possono portare ad una maggiore predisposizione ad allergie delle vie respiratorie. Si tratta, insomma, di un inquinante la cui presenza nell’aria che respiriamo non può essere trascurata”.

Per tutelarci dall’inquinamento da ozono è stato stabilito un obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana: per raggiungere tale obiettivo è necessario che il limite di 120 microgrammi di ozono per metro cubo d’aria non venga superato per più di 25 giorni all’anno. Proprio sulla base dei dati registrati dalle centraline Arpav si può notare come la centralina di via Lancieri di Novara di Treviso abbia registrato lo scorso 31 luglio il 25° sforamento del max giornaliero della media mobile 8h. L’anno scorso lo sforamento numero 25 era stato rilevato nella seconda metà di agosto.
Per quanto riguarda il 2024, l’ozono era già oltre i limiti lo scorso aprile, poi 3 sono stati registrati a maggio, 9 a giugno, 12 a luglio, 20 ad agosto e 3 a settembre. Il giorno in cui è stata rilevata la maggiore concentrazione media di ozono è il 16 luglio con 154 microgrammi di ozono per metro cubo d’aria. Le principali fonti di inquinamento da ozono sono i veicoli a motore, le industrie, i solventi chimici, i processi di combustione.

“Ancora una volta, quindi, va registrato che, in una città come la nostra ormai caratterizzata da una presenza marginale di stabilimenti industriali e in una stagione in cui le combustioni non sono particolarmente frequenti, il massiccio utilizzo degli autoveicoli non elettrici rappresenta un problema per la qualità dell’aria che respiriamo, anche per la presenza dell’ozono. E ancora una volta - conclude Coalizione Civica - bisogna dire che su questo fronte si può migliorare la situazione solo se l’utilizzo della bicicletta e del trasporto pubblico urbano possono diventare una alternativa concretamente praticabile per gli spostamenti quotidiani in città, soprattutto quelli di studenti e lavoratori”.


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