Escalation al confine: 26 morti negli attacchi indiani in Pakistan
L’esercito indiano ha rivendicato un’azione mirata con missili su nove siti definiti “terroristici” in territorio pakistano

INDIA - Il bilancio delle vittime degli attacchi condotti dall’India in Pakistan è salito a 26 morti e svariati feriti, secondo quanto riferito dalle autorità di Islamabad. Nella notte, l’esercito indiano ha denunciato la morte di tre civili a causa del fuoco d’artiglieria pakistano lungo la Linea di Controllo, il confine di fatto nella regione contesa del Kashmir.
L'esercito pakistano afferma che il bilancio delle vittime degli attacchi sferrati dell'India sale ad almeno 26 civili uccisi, tra cui due bambine di tre anni. Nel complesso, negli attacchi aerei indiani in sei località del Pakistan e negli scontri a fuoco tra i due eserciti in Kashmir hanno perso la vita almeno 26 civili e 46 persone sono rimaste ferite.
L’esercito indiano ha rivendicato un’azione mirata con missili su nove siti definiti “terroristici” in territorio pakistano, specificando che l’operazione è stata “concentrata, misurata e priva di intenzioni di escalation”. Non sono stati colpiti obiettivi militari, ma infrastrutture legate ad attività terroristiche.
La tensione tra i due Paesi nucleari resta alta, mentre il segretario di Stato americano Marco Rubio ha invitato India e Pakistan a disinnescare la crisi, sottolineando l’importanza di mantenere aperti i canali di comunicazione per evitare un’escalation.
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