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28 marzo 2024

Treviso

EVASIONE: «NO AI COMUNI CONTROLLORI»

Lo chiede il segretario della Uil in accordo con i sindaci "scettici"

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

EVASIONE: «NO AI COMUNI CONTROLLORI»

TREVISO - "Pensavamo che il federalismo fosse uno strumento per migliorare il governo del Paese. Mi pare che invece significhi far fare agli altri quello che lo Stato centrale non può, non vuole o non è in grado di fare, sapendo peraltro che non verrà mai fatto.

Sull'evasione fiscale il ministro Tremonti ha preso un colpo di caldo: chiedere ai Comuni di fare i controllori è una proposta assurda e impossibile da realizzare". Antonio Confortin, segretario generale della Uil provinciale di Treviso, su questo punto ha le idee chiare che si dice "d'accordo con i sindaci della Marca nel definire quantomeno balzana l'idea che le amministrazioni comunali si mettano a fare i cani da guardia contro l'evasione fiscale".

E va già duro con il ministro delle Finanze in quota Pdl, ma che piace tanto ai leghisti. "Il ministro compila manovre economiche dalla mattina alla sera - ha detto Confortin - ma sembra che non abbia la più pallida idea delle reali competenze dei Comuni, che dovrebbero erogare servizi ai cittadini ma che a causa dei tagli saranno presto costretti a non farlo più. Il governo, sull'evasione fiscale, ha poche idee e molto confuse, per non dire che, a volte, certe politiche più che contrastare gli evasori sembrano strizzare loro l'occhiolino.

Tremonti venga nel Nord Est, dove il grosso dell'evasione non riguarda solo le imposte sui redditi ma soprattutto l'Iva, e ci spieghi come farebbe se lui fosse un sindaco". "l federalismo dell'escutivo - ha proseguito Confortin - è dare ad altri la responsabilità delle cose che non si fanno e che non vanno. Così, tagliando ai Comuni, si pensa che la macelleria dei servizi e dello stato sociale possa essere imputata ai primi cittadini e non al governo centrale. Ma la gente non è così sprovveduta".

Confortin conclude con una proposta e un auspicio: “a Roma devono cominciare a pensare ad iniziative che mettano in campo il contrasto d'interesse, invece di parlare di cose impossibile da fare e proporre provvedimenti assurdi - ha concluso Confortin - partendo dal permettere anche ai privati cittadini di poter scaricare l'Iva.

E' in queste situazioni, dal dentista a chi viene in casa a fare lavori, che si annida una fetta importante di evasione, soprattutto in una fase come quella attuale in cui lo sconto sulla prestazione pagata in nero rappresenta una esca a cui in tanti finiscono per abboccare causa della necessità. L'evasione fiscale è una cosa seria, per batterla serve serietà, non la solita lista di provvedimenti estivi, a metà tra la finanza creativa e quella balneare".

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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