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29 marzo 2024

Treviso

Ex consorzio agrario, nessuno lo vuole: "La Regione lo ceda al Comune"

Franchin (Impegno Civile): "Diventi un bosco urbano", Calesso (Coalizione Civica): "Lì perfetta una velo stazione"

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

ex Consorzio Agrario Treviso

L'area dell'ex consorzio lungo il Put

TREVISO - E’ uno dei grandi buchi neri di Treviso, proprio a ridosso del Put e all’inizio di una delle passeggiate più belle della città, l’Alzaia lungo il Sile. Stiamo parlando dell’area dell’ex consorzio agrario, abbandonata da decenni e ormai decadente.

L’area è di proprietà la Regione ed è in vendita da tempo ma nessuno si fa avanti per acquistarla. Che fare allora?
Per Impegno Civile la soluzione è che la Regione devolva l’area dell’ex consorzio agrario al Comune di Treviso. “La proprietà di quell’area è della Regione, dunque di tutti noi”, dice Luciano Franchin di Impegno Civile, ex assessore alla Cultura.

“La Regione vuole venderla, immaginiamo per disporre del ricavato ed investirlo in opere pubblica utilità: ma non ci sono compratori. Evitiamo i giri inutili nei quali si finisce sempre per perdere - continua - la Regione faccia a meno di venderla e la devolva al comune”. “Si tratta di un’area di importanza strategica - spiega Franchin - la porta urbana del Sile, l’inizio dell’Alzaia, l’attacco di una passerella per arrivare ad una nuova Alzaia in destra Sile anche perché quella attuale è sovraffollata, un nuovo accesso ciclo-pedonale dalla città alla Cittadella della Salute. Basta guardare la pianta della città per rendersi conto di quale giro tortuoso si debba fare per raggiungere l’ospedale di Treviso quando invece in linea d’aria è vicina”.

E qui l’idea di Impegno Civile : “Si potrebbero mantenere le strutture metalliche delle coperture dei magazzini del Consorzio, senza più manto, come testimonianza del passato e farci crescere in mezzo alberi. Un bosco urbano. Ora ne parla anche questa giunta: passiamo dalle parole ai fatti”. “L’alternativa è che quell’area finisca in mano ad imprenditori che la utilizzeranno per costruire edifici e, si sa, più si costruisce più si guadagna”. “La Regione ceda l’ex consorzio - chiude Franchin - Sia reso alla città quel che le spetta: ricavare pubblica utilità dall’uso dei suoli ancora disponibili”.

 Per Luigi Calesso di Coalizione Civica per Treviso è necessario “cancellare il Piruea provato ormai 16 anni fa che la Regione passi la proprietà dell’ex-consorzio agrario al Comune per restituirlo alla città con funzioni pubbliche”.

Sul futuro dell’area non mancano le proposte da Coalizione Civica: “Si potrebbe realizzare una velo stazione, una struttura che assume un ruolo di interscambio tra bicicletta e trasporto pubblico attraverso con parcheggio al coperto e custodito per le bici, un servizio di riparazione e manutenzione e noleggio. In quel luogo della città la velostazione rappresenterebbe il punto di partenza per i percorsi sia lungo la restera che all’interno del centro storico”

 


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Isabella Loschi

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