TREVISO - "L'accordo firmato dalla Regione Veneto con Poste Italiane vede l'avvio della prima sperimentazione proprio in provincia di Treviso, nell'area dell'Ulss 8, assieme alla numero 4 dell'Alto Vicentino: un accordo che per la Regione è importante e lo è anche per Federfarma Treviso".

E' il commento di Franco Gariboldi Muschietti, Presidente di Federfarma Treviso, e del Presidente dell'Ordine dei Farmacisti, Lorenzo Mina, al patto sancito tra la Regione Veneto e Poste Italiane in tema di sanità.

L'intesa consentirà, ad esempio, il pagamento dei ticket, la prenotazione delle visite mediche ed il ritiro dei referti, agli uffici postali mettendo, di fatto, le Poste in concorrenza con le farmacie.

"Siamo infatti certi che Poste Italiane Spa verrà remunerata per questo nuovo servizio - attacca Federfarma - ne consegue che sarà necessario definire anche quale remunerazione verrà riconosciuta d'ora in avanti alle farmacie per servizi che, fino ad oggi, sono stati svolti senza che sia mai stato richiesto alcun pagamento".

Vista la mutata condizione del mercato, "con la nascita di questa strana, discutibile ed anomala forma di concorrenza", sottolinea Federfarma, "é utile poi ricordare che resta comunque impagabile la professionalità di ogni singolo farmacista. E' ovvio che un confronto su questa vicenda, specialmente nel trevigiano, area interessata dalla sperimentazione, deve essere avviato in tempi brevissimi".

Diversamente, viene minacciato, i farmacisti si vedranno costretti "a rivedere i termini per l'erogazione di tutti i servizi per i quali, ribadiamo, non è mai stato chiesto il pagamento".