Fase 2, riaprono le concessionarie: “In aprile perso il 98% del fatturato”
Giorgio Sina: "Il nostro comparto si è bloccato e ora ha di fronte a sé una ripartenza lenta e sottoposta ai protocolli di sicurezza”
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TREVISO - Oggi riaprono anche le concessionarie di auto e moto della provincia di Treviso. Il settore, infatti, rientra in uno dei codici per i quali l’ultimo decreto governativo ha dato il via libera. Si approssima dunque, la fine di un lockdown che, come per molte altre attività, lascia una pesante eredità.
“In aprile- spiega il presidente del Gruppo auto provinciale di Confcommercio Giorgio Sina - abbiamo perso il 98% del fatturato, il nostro comparto si è bloccato e ora ha di fronte a sé una ripartenza lenta e sottoposta alle prescrizioni necessarie per la tutela della salute”.
I concessionari della provincia di Treviso riaprono, ma per farlo, devono obbligatoriamente adottare il protocollo di sicurezza sulle misure anti-contagio ed aver sanificato i locali e tutte le vetture presenti in negozio o prese in carico dalle officine. Da oggi, i clienti potranno tornare in concessionaria per acquistare o ritirare i veicoli già targati e pagati, per tutte le operazioni di post vendita, per effettuare tagliandi e cambi di pneumatici, fissando appuntamenti distanziati.
“Riapriamo- spiega il presidente del gruppo auto moto Giorgio Sina – con tutti i sistemi di sicurezza possibili, gli appuntamenti saranno sia fisici che on line, sia per concordare manutenzioni che per la vendita”.
“Diamo lavoro a migliaia di lavoratori, sosteniamo l’economia, abbiamo sempre fatto la nostra parte per garantire uno sviluppo sostenibile ed il rinnovo del parco auto vetusto- afferma Sina – ora lo scenario è cambiato, c’è molta paura tra i consumatori ed incertezza del lavoro tra le famiglie, quindi un acquisto importante come l’auto viene rinviato. Occorre invece lucidità e visione per favorire il ritorno progressivo alla normalità. Questo virus ha dimostrato come sia necessario programmare una mobilità sostenibile, tema su cui anche le città si giocheranno parte della ripresa.”