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20 aprile 2024

Esteri

Fatevi un regalo: la copia di voi stessi

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

Fatevi un regalo: la copia di voi stessi

LONDRA – Esprimete un desiderio molto egocentrico. Più che egocentrico, “egoestetico”; un desiderio che valorizzi il vostro io.

Fatto?

Vorreste essere Brad Pitt o Angiolina Jolie? Calmatevi: ho detto “molto egocentrico”, non “assurdamente irreale”.

 

Ma.

Ma se pensate di essere abbastanza in, abbastanza abbordabili, abbastanza adorabili, abbastanza carini da essere “voi e il vostro doppio”, sappiate che la strada per clonarvi, per riprodurre – con fedeltà – una copia in miniatura di voi stessi, oggi, c’è. E non costa neanche troppo.

 

A Londra (strepitosa città, lo sappiamo tutti), dal prossimo 24 ottobre potete rifarvi.

Non “rifarvi la faccia”, eccetera. Potete riprodurvi, in scala. Tutti i magazzini Selfridges di Oxford Street e tutti i supermercati Asda (con 40, 70, 120 sterline, e cioè 50, 85, 100 euro) vi danno la possibilità di stamparvi in 3D: di riprodurre una fotocopia tridimensionale di voi stessi alta circa 20 centimetri. Il clone, che si chiama Mini – Me, promette di essere uno dei più gettonati regali di Natale. E infatti ieri, il popolarissimo tabloid londinese Sun ha pubblicato il “mini – me” di un giornalista andato a sperimentare il prodotto (per la cifra di 40 sterline).

 

La faccenda funziona più o meno così: voi andate a Londra, vi recate difilato (non aspettate troppo, ché -se no - la coda s’ingrossa) in un supermercato Asda o Selfridges e vi piazzate davanti a una stampante 3D. L’addetto vi scansiona con un computer che cuce insieme centinaia di piccole istantanee di voi stessi e realizza un ritratto che poi viene stampato in 3D: tre dimensioni.

Non è grandioso? Lo è.

 

Per quanto mi riguarda, sperando di poter andare a Londra, di poter andare in Oxford Street, di poter beccare lo scansionatore d’immagine etc, ho già pensato che potrei regalare una copia miniaturizzata di me stessa a tutti gli amici a cui tiro il pacco ogni volta che sono invitata a uno spritz. Ma potrei anche creare una copia – lampada di me stessa per illuminare il comodino di mia figlia Stefania. Una copia/fermalibri di me stessa con cui addobbare la stanza/cantiere di mio figlio Umbi. Una copia miniaturizzata di me stessa da far trovare nel frigorifero dei miei genitori al posto dei cespi di radicchio di Treviso tardivo che ho rubato loro perché proprio non ero riuscita a fare la spesa.

 

E’ la stampante 3D, (che) bellezza!

 


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Emanuela Da Ros

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