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24 aprile 2024

Mogliano

"Fermiamo i maxi poli della logistica delle multinazionali a Roncade e Casale"

I giovani democratici trevigiani: "Per il nostro territorio serve un nuovo modello di sviluppo che guardi alle prossime generazioni”

| Isabella Loschi |

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polo logistico Amzon Casale

CASALE SUL SILE - La realizzazione dei due poli logici a Roncade e tra Casale sul Sile e Quarto d’Altino continua a far discutere. Un intervento che avrà ricadute importanti sia in termini i benefici che di cambiamento del territorio. Per questo i giovani democratici trevigiani, attraverso un video social, hanno lanciato un appello per dire “no” a questa scelta “miope e sbagliata di cui si godranno subito i pochi benefici che poi una volta esauriti lascera nno alle future generazioni tutto il peggio che questo intervento porterà con sé”.

Rachele Scarpa, candidata Pd alle elezioni regionali, Giacomo Nilandi, consigliere comunale a Mogliano Stefano Pelloni, capogruppo del Pd a Treviso, Martina Simionato, consigliera comunale a Casale, Fabio di Lisi, assessore comunale a Preganziol, Andrea Moretto, consigliere comunale a Casier e Agostino Forlani, attivista del circolo Pd di Casier, sottolineano come l’opera “si andrà ad inserire in una delle aree più inquinate d'Europa, in quella che è già la prima regione in Italia per suolo consumato e la seconda per incremento annuale dello stesso. Una crescita incontrollata che lascia dietro di sé i cadaveri dei capannoni del fu modello veneto della piccola media impresa, mentre aggredisce nuove porzioni di suolo agricolo vergine per saziare gli interessi economici di proprietari e costruttori”.

“Ci vorranno pochi anni - aggiungono - prima che i nodi vengano al pettine con il traffico che esplode, le colonnine dell'Arpav che segnano livelli di inquinamento il doppio del limite consentito e l'amministratore pubblico di turno che proponga una nuova strada: altro cemento, altri insediamenti. Il tutto - sottolineano i giovani democratici condividendo la posizione del Coordinamento No Maxi Polo Casale-Quarto- Roncade - per creare un’occupazione sfruttata, dequalificata, sottopagata”.

Più che un modello di sviluppo è un circolo vizioso guidato dal guadagno di pochi a discapito dell'interesse di tutti. Invece l’interesse pubblico deve venire prima di tutto. Per questo la Regione deve fare quello che non ha ancora fatto: mettersi al tavolo con tutte le parti sociali, gli amministratori, gli investitori e discutere a tabula rasa non del futuro di un'opera ma di un nuovo modello di sviluppo per il nostro territorio che guardi alle prossime generazioni”.

 


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Isabella Loschi

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