Castelfranco - Dopo Castelfranco tocca a Venezia. La manifestazione di venerdì ha avuto la massima partecipazione da parte dei lavoratori della Fervet: non mancava quasi nessuno dei quasi duecento cassintegrati.

Le prospettive sono di raggruppare almeno la metà di quanti c’erano venerdì, quindi ci dovrebbe essere almeno un centinaio di partecipanti. Una volta a Venezia scatterà il corteo. Non mancheranno striscioni, megafoni e gli slogan che hanno caratterizzato l’iniziativa di venerdì.

I manifestanti punteranno dritto verso la sede della Regione, dove in tarda mattinata ci sarà un incontro con la Giunta regionale. A quel punto si aprirà il dibattito per vedere quali possono essere le strade da percorrere.

«Richiederemo di verificare tutte le strade possibili per riuscire a sbloccare la situazione con l’obbiettivo di rimettere in moto l’azienda – afferma Stefano Bragagnolo della Uilm -. Ora comunque si attende la nomina del commissario da parte del Tribunale. Da parte dell’azienda, invece, ci risulta per il momento sia stato indicato il nome di un commissario liquidatore».

Sul fronte di Veneto Sviluppo e sulla possibilità di un intervento per ora non ci sono ulteriori novità: «Praticamente è ancora tutto congelato», riferisce sempre il sindacalista. Intanto l’occupazione della fabbrica continua a procedere ininterrottamente, sempre 24 ore su 24.

Da una settimana i lavoratori dell’azienda continuano a non mollare l’osso, rimanendo sia dentro che davanti ai cancelli. Proseguono, inoltre, le visite di solidarietà e di confronto da parte di esponenti politici. Ieri è stata la volta del deputato e candidato sindaco alle prossime elezioni della Lega, Luciano Dussin. La settimana scorsa, tra gli altri c’era stato anche l’europarlamentare dell’Italia dei Valori Luigi De Magistris. MC