FERVET, LAVORATORI IN ASSEMBLEA
Intanto il dibattito politico incalza. Forse saranno decise azioni eclatanti per il via alla protesta
Castelfranco – Oggi i lavoratori della Fervet si riuniranno in assemblea. Poi potrebbero esserci azioni eclatanti, come l’occupazione della fabbrica, se non picchetti davanti alle banche, “colpevoli” di concedere credito all’azienda. Intanto sul caso il dibattito politico incalza.
«Qualora, come appare probabile, i lavoratori dopo l’assemblea di fabbrica di lunedì, decidano di occupare la fabbrica o di adottare altre forme di protesta, siamo pronti a sostenere politicamente e logisticamente i lavoratori in lotta – scrivono in una nota Enrico Baldin, Alessandro Squizzato, Pietrangelo Pettenò e Nicola Atalmi di Federazione della Sinistra -. Vogliamo sapere chi vuole far fuori Fervet e le sue maestranze. Vogliamo sapere chi ha interesse a vedere il fallimento di Fervet. Esigiamo risposte dalla politica. Cosa nasconde l’intollerabile silenzio di chi governa?».
«Ci risulta – continuano - che il governo regionale della Sardegna ha recentemente dato 6 milioni di euro per sostenere un’azienda sarda concorrente di Fervet che si trovava nella sua stessa situazione, permettendo così che essa ripartisse con le commesse: un ex dipendente Fervet infatti ora è stato assunto da quell’azienda sarda. Questo paradosso è la dimostrazione del totale menefreghismo degli amministratori veneti».
Anche l’Altra Italia, il Partito dei Meridionali fornisce una sua ricetta per fronteggiare la situazione. «Se c’è da protestare bisogna andare alla fonte – afferma Giovanni D’Aprile de L’Altra Italia -. Le banche ci hanno mangiato con la Fervet, perché ora non l’aiutano? Per questo invito gli operai della Fervet a occupare le banche castellane. Proponiamo lo sciopero del conto corrente ed il ritiro della tesoreria del Comune alla banche». MC