la festa dei omeni...e la sua origine sessuale
Il coneglianese Leopoldo Miorin spiega perché gli omeni si festeggiano oggi
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Auguri agli uomini! Oggi nel Vittoriese si celebra la tradizionalissima Festa dei omeni o dei omi (come si preferisce dire a Carpesica e a Scomigo). Gli appuntamenti più pubblicizzati sono due. A Carpesica, presso la Bellenda, dalle ore 11 si brinderà con ottimo Prosecco e vino rosso che accompagnerà la degustazione di asado, cucinato dall’argentino Marcelo. A Santa Giustina, in via Belfiore, gli omeni saranno accolti “con tutti gli onori” a casa di Gino. La festa in questione è stata addirittura accompagna da dieci cartoline numerate realizzate dall’artista Giancarlo Dall’Antonia. Le cartoline in questione riportano anche la storia della Festa dei omeni, raccontata dal coneglianese Leopoldo Miorin nel volume Pomi caramellati (edito da De Bastiani). Secondo Miorin la festa avrebbe origine in Francia, sotto l’impero napoleonico. Come si sa, allora, gli uomini, e soprattutto i soldati, indossavano preferibilmente la calzamaglia (i pantaloni entrano in voga durante la rivoluzione francese, ma sono usati soprattutto dagli uomini del popolo). La calzamaglia lasciava intuire gli attributi maschili che, nell’esercito, dovevano per forza essere…portati a sinistra. “Quando l’ufficiale – racconta Miorin – passava in rassegna la truppa controllava che…tutto fosse a posto e se non lo era, diceva: Les deux a gauche (le due a sinistra). L’espressione francese, nel dialetto nostrano, è stata tradotta con “le do agost”, che, coincidendo con una data, è divenuta festa per gli… omeni.”
Personaggi che compiono gli anni in questo giorno? L’assessore alla sicurezza del Comune di Vittorio Veneto, Barbara Saltini: auguri…anche a lei!