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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

Il filosofo di sinistra. Anzi di destra

Atteso a Vittorio Veneto l’intervento di Diego Fusaro: dissenziente convinto. Ma anche possibilista. Sia che si parli di vaccini, che di...Lega

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

Il filosofo di sinistra. Anzi di destra

VITTORIO VENETO - Fino a qualche videogiornale fa, nella prima o seconda o terza (...difficile tenere il conto) Repubblica, il ‘filosofo’ nazionale era Buttiglione. Il cognome un po’ impacciato si adeguava al viso. Non proprio vicino a quello di un divo cinematografico (Buttiglione e Clooney non devono essere parenti), non proprio simile al volto che potrebbe aver avuto Socrate. Poi c’è stato (in parte c’è ancora) Cacciari (già più videogenico: se non fosse per l’eloquio monocorde, lo si potrebbe degnare d’attenzione). Ora il filosofo trendy è Diego Fusaro.

 

Diego Fusaro. Biondo-castanino, occhi azzurri in numero di due (così scrive lui stesso nella sua scheda ludico-biografica), Fusaro è belloccio. E giovane. E’ uno di quei ragazzi che migliorano col tempo. Anzi: secondo Francesca Salvador, presidente dell’associazione Salusbellatrix, è ‘proprio figo’. Basta il giudizio estetico ad attirare l’attenzione sul personaggio? Forse no, ma aiuta.

 

L’incontro. Diego Fusaro giovedì 13 settembre, dalle 20.30, presso il Collegio San Giuseppe di Vittorio Veneto, invitato proprio dall’associazione Salusbellatrix terrà un incontro dal titolo ‘Pensare altrimenti. Contro il pensiero unico’. La prima ‘risposta’ che il filosofo dovrà dare sarà relativa a una domanda provocatoria: ‘Chi programma la distruzione di scuola e famiglia? e perchè?’ Una questione che Diego Fusaro, in questa breve intervista, ha anticipatamente liquidato così: “La mia tesi - sostiene - è che oggi il capitalismo globalizzato e la sua classe dirigente devono distruggere scuola e famiglia come luoghi di radicamento. I signori del capitalismo vogliono controllare una massa di consumatori sradicati, senza cervello”. L’intento di Fusaro è quindi quello di spingere i cittadini a ‘dissentire’. “Da sempre - scrive il filosofo nel suo penultimo libro Pensare altrimenti, Einaudi editore - gli uomini si rivoltano. Il dissenso corrisponde a una costante storia. Dissenziente fu lo stesso Cristo, che nel seguire il regno dei cieli si oppose alle ingiustizie di quello terreno”. Tra i miti ‘dissenzienti’ di Fusaro, oltre a Cristo (e molti altri), c’è Socrate, che si oppose - pagando con la vita la sua scelta - alla corruzione della società di Atene.

Oggi - gli chiediamo - ci sono dei personaggi ‘dissenzienti’ come Socrate?

Più che personaggi - risponde Fusaro - ci sono stati dissenzienti: quelli non allineati, spesso diffamati, come la Russia, l’Iran, la Bolivia.

 

Destra o Sinistra? Prima di arrivare a Vittorio Veneto, Diego Fusaro è stato ospite di ‘Direzione Rivoluzione’, la festa nazionale di Casa Pound Italia, ma il filosofo dichiara superate le categorie ideologiche di Sinistra e Destra. Al contempo sostiene però di ‘avere valori di Destra e idee di Sinistra’.

Quali questi valori e queste idee? “Credo - dice Fusaro - nei valori di patria, famiglia e stato. Le idee di sinistra riguardano il lavoro e i diritti sociali. Viene il dubbio che il suo dissentire sia una conciliazione, un compromesso. Anche su tematiche sulle quali ha tuonato manicheamente. Diego Fusaro per esempio si è sempre dichiarato no-vax, ma se gli chiediamo qualcosa sui vaccini risponde: “Non credo nella vaccinazionazione coatta di massa. Chi decide di vaccinare i propri figli dovrebbe sapere chi ha interessi a gestire la politica in questo senso...ma io non sono un immunologo, non ho figli…”.

Amante della ‘carne cruda col tartufo’, Fusaro in passato ha stigmatizzato anche il fenomeno del veganismo. “Penso - dice - che al di là della moda, il veganismo sia una nuova forma del gastronomicamente corretto. Ci sta. Basta che non ci sia coercizione”.

Altro destriero di battaglia del filosofo sono i movimenti gender. Fusaro crede nel matrimonio come istituto etico, per la sua azione procreativa. Non quindi nel matrimonio omogenitoriale, ‘anche se - sostiene - ‘ognuno è libero di esprimere l’amore come meglio crede’.

 

E’ innamorato?, gli domandiamo.

“Della filosofia, sì”.

E di una donna?

“Questa è una domanda omofoba”

Che pensa del femminismo? “E’ una propaggine del liberismo a tutti i costi. Le femministe oggi sono un atomo mercificato, sono quelle che scendono in piazza per rivendicare l’utero in affitto”.

Oggi - gli facciamo notare - non scende in piazza quasi nessuno. A meno che non ci si sia da sostenere Salvini. Che pensa della Lega? “E’ un partito metamorfico. Ha una forte basa popolare. Incarna il desiderio di sovranità nazionale” Usando l’aggettivo ‘metamorfico’ si riferisce alla forma del movimento, che certo cambia nel tempo, ma la sostanza della Lega qual è?

“Difficile dire quale sia la sostanza. E comunque lasciamo che lavori, prima di esprimere giudizi”.

Sta facendo una carezza alla Lega: la meritano anche i 5Stelle?

“Sono un partito malleabile e magmatico”.

Dobbiamo lasciarli lavorare prima di esprimere giudizi? “Sì”

Dovendo allogare su una piramide queste sei discipline: filosofia, poesia, scienza, tecnologia, politica, economia, quali metterebbe al vertice? La filosofia, naturalmente, perché è ricca di totalità, poi la poesia. La tecnologia la escluderei. Non vale la piramide.

Che pensa di Cacciari, il filosofo veneto?

E’ l’emblema generazionale di un ‘68 fallito. Trasmette la metafisica del disincanto. Quello che dice ai giovani è ‘Non provate mai a cambiare’.

 


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Emanuela Da Ros

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