In sintesi ecco il tempo per i prossimi giorni:

Mercoledì 11 e giovedì 12 luglio (attendibilità 90%): tempo leggermente instabile con mattinate in prevalenza soleggiate seguite da un crescente aumento delle nubi specie sulle zone alpine e associati brevi rovesci o temporali che a tratti specie in serata potranno coinvolgere le zone di pianura. Temperature stazionarie o in lieve calo, ancora al di sopra dei valori medi.

Venerdì 13 ( 90%): tempo in prevalenza asciutto e non troppo caldo, con addensamenti pomeridiani sui monti che solo localmente porteranno a precipitazioni, più probabili nel tardo pomeriggio-sera; l'instabilità e il rischio di fenomeni sarà infatti inferiori ai giorni precedenti, in quanto arriverà temporaneamente aria più secca a tutte le quote che inibirà la formazione di nubi. 

Sabato 14 (80%): si avvicinerà da ovest l’aria più fresca e innescherà fenomeni temporaleschi via via più estesi a partire dalle Alpi dal pomeriggio. Ad oggi è ancora incerta la tempistica, in quanto non è ben valutabile come si diffonderanno i fenomeni; probabilmente i temporali avanzeranno verso sud tra tardo pomeriggio e la serata quando è assai probabile che interessino anche le alte pianure, diffondendosi nella notte.

Domenica 15 (70%): evoluzione piuttosto incerta; probabilmente si avrà un peggioramento più esteso con temporali diffusi e a tratti anche intensi accompagnati da grandinate e un calo termico nella prima parte del giorno, seguiti da miglioramento dalla serata con clima decisamente più piacevole e fresco.

Tendenza.

Dopo il passaggio del fronte avremo una fase più asciutta, assai gradevole e sostanzialmente mite, senza il ritorno almeno sul breve periodi di ondate di calore; l’evoluzione nel dettaglio non è prevedibile, anche se il quadro generale vedrà veloci correnti occidentali all’interno delle quali potrebbero essere inserite alcune fasi moderatamente instabili, alternate a giornate più soleggiate e con basso rischio di precipitazioni.

Curiosità della settimana

L’ondata di calore delle settimane scorse ha visto raggiungere e superare i 35°C in pianura, valore che nel passato non si verificava certo annualmente come al contrario è avvenuto negli ultimi anni ( a titolo d’esempio, nel luglio 2010 e nell’agosto 2011). Come riportato ne “Il clima di Vittorio Veneto” di De Nardi, dal 1931 al 1963 (anni in cui è disponibile una continuativa serie di misure) solo nel luglio 1957 si arrivò a 37.5°C (massima assoluta), poi 36.2°C a luglio e  ancora 36.7°C nell’agosto del 1952, probabilmente tra le estati più calde del secolo scorso.