VITTORIO VENETO – L’Anac, autorità nazionale anticorruzione, ha ritenuto meritevole di indagine la segnalazione fatta lo scorso luglio dal consigliere comunale Matteo Saracino (Partecipare Vittorio) in merito all’assegnazione da parte del comune di Vittorio Veneto dello studio sui flussi di traffico, analisi legata al traforo di Santa Augusta.

Nello specifico, Saracino aveva denunciato come «il lavoro è stato fatto prima dell’affidamento. L’incarico è stato affidato con determina 2589 del 9 dicembre 2014, ma il monitoraggio è stato eseguito a novembre (dal 24 al 28 ndr) e prima che in consiglio comunale, il 27 novembre, fosse votata la variazione di bilancio», ipotizzando un «illecito amministrativo».

A metà novembre la risposta dall’Anac, inviata oltre che al consigliere comunale anche al segretario comunale Vittorino Spessotto e alla dirigente architetto Wanda Antoniazzi del comune di Vittorio Veneto. Risposta nella quale da tempo 30 giorni al comune per predisporre una relazione in cui motivi il perché non abbia svolto l’iter procedurale dell’indagine di mercato. Nella lettera, datata 16 novembre, l’Anac scrive che «non avendo la S.A. posto in essere la determina a contrarre, con l’esplicitazione delle motivazioni sottese alle modalità di scelta del contraente, non si evincono le ragioni dell’affidamento alla società ITS srl. Giova evidenziare – prosegue – che considerato il valore economico dell’appalto, la tipologia dell’affidamento eseguita sarebbe configurabile come servizio in economia mediante cottimo fiduciario. Tuttavia occorre precisare che il ricorso alla procedura negoziata deve essere opportunamente motivato».

«L’Anac – afferma Saracino – ha confermato che la procedura sia viziata da un iter non corretto. Spero che il comune riesca a giustificarsi senza andare incontro a sanzioni. Il messaggio che vogliamo dare è che Partecipare Vittorio vigila ed è pronta a segnalare errori. Un monito anche a quegli assessori che ci denunciavano di fare solo allarmismo, invece la questione è reale».