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29 marzo 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Follina, crollo massi: chiusa la strada del Praderadego

Ignoti tagliano le catene delle barriere, il sindaco fa posizionare blocchi di cemento

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Sindaco Collet con masso

FOLLINA – Sabato pomeriggio due grossi massi si sono staccati dalla montagna e sono piombati sulla strada del Praderadego, fortunatamente senza centrare auto o persone. Ieri pomeriggio, dopo che il Comune di Follina aveva posizionato delle transenne a chiusura della strada, ignoti hanno tranciato le catene per poter comunque salire al Praderadego. E così stamane, lunedì, il Comune si è visto costretto a posizionare dei grossi blocchi di cemento per impedire alle auto di percorrere la strada.

«Due grossi massi – dettaglia il sindaco Mario Collet si sono staccati dal versante del Corin, hanno sfondato le barriere para-massi e sono piombati sulla strada. Uno pesa circa 130 quintali e sono più di 5 metri cubi di rocca tipo masegno. L’altro pesa 35 quintali. Uno ha attraversato tre tornanti e si è fermato sul quarto, l’altro ne ha superati cinque ed è atterrato sul sesto».

Lo scorso novembre dei massi si era staccati dall’altro versante, dal Cal de Moi, e da allora ufficialmente la strada del Praderadego era stata chiusa in attesa della messa in sicurezza. «Nelle prossime settimane, trovati nel bilancio comunale i 30mila euro necessari, avevamo in programma l’intervento per mettere in sicurezza la frana di un anno fa – spiega Collet -. Ora c’è da intervenire anche sull’altro versante, ma il Comune non ha soldi. Oggi un geologo farà un rilievo con il drone, quindi potremo capire il tipo di intervenire da fare e i costi. Ho già interessato la Regione».

«Nell’ultimo anno, almeno una decina di volte sono state tagliate le catene che chiudevano la strada – evidenzia il sindaco – e ora siamo stati costretti a posizionare dei blocchi di cemento. A meno che uno non salga con un trattore o con un mezzo con un braccio, non potranno essere spostati. Anche stamane c’era gente che voleva passare, perché doveva mettere l’antigelo nella casa o andare a chiodini. Non capiscono che la strada deve rimanere chiusa per la loro incolumità».

 



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Claudia Borsoi

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