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20 aprile 2024

Treviso

FRODE DA 1,8 MILIONI IN CORSI PER DISOCCUPATI: 7 INDAGATI

Dovranno rispondere di truffa. Sequestro preventivo di 6 immobili

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FRODE DA 1,8 MILIONI IN CORSI PER DISOCCUPATI: 7 INDAGATI

TREVISO - Per aver beneficiato di 1.800.000 euro di fondi per corsi di formazione nei quali la Guardia di finanza di Treviso ha accertato numerose irregolarità sono stati denunciati per truffa 7 persone appartenenti all'associazione Efal; quattro di essi dovranno rispondere anche dell'accusa di falso. Sono stati sottoposti a sequestro preventivo 6 immobili.

E' il bilancio di un'indagine dei finanzieri trevigiani che hanno posto sotto la lente di ingrandimento le operazioni svolte dell'associazione che, al tempo aveva sede a Treviso e ora, in liquidazione, si è spostata a Mestre; si tratta di un'associazione che era accreditata presso la Regione Veneto per lo svolgimento di corsi di formazione, destinati prevalentemente ai disoccupati.

Il nucleo di polizia tributaria di Treviso ha passato al setaccio 17 corsi di formazione svolti dall'ente fra gli anni 2005 e 2008, riguardanti i più disparati settori di impiego, dal restauro di beni culturali al ceramista, all' esperto di marketing, beneficiando per questo di fondi europei, nazionali e regionali di 1.800.000 euro.

Le 'fiamme gialle' hanno raccolto informazioni da docenti e tutor anche fuori provincia, hanno svolto indagini bancarie e controlli incrociati per stabilire la veridicità delle spese sostenute dall'ente per l'organizzazione dei corsi e dei relativi pagamenti, spese che poi venivano rimborsate dalla Regione Veneto mediante l'utilizzo di finanziamenti gravanti sul Fondo Sociale Europeo e sul bilancio nazionale nonché su quello regionale.

Numerose le irregolarità e le modalità di frode individuate: documenti di spesa falsi, pagamenti a docenti e fornitori effettuati con assegni che in realtà, dopo essere stati fotocopiati e inviati alla Regione Veneto quali giustificativi di spesa, venivano versati nuovamente sul conto dell'ente o su altri conti correnti.

Ma non solo. Dai controlli effettuati all'Inps e all'Università di Padova, alcuni dei frequentatori avrebbero avuto il dono dell'ubiquità, risultando presenti alle lezioni ma di fatto, negli stessi giorni, anche nelle aziende in cui lavoravano o ai corsi universitari. Per questi motivi, su disposizione della magistratura, sono stati sequestrati la sede dell'ente, 4 appartamenti ed un garage.

 


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