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28 marzo 2024

Treviso

Gennaio languisce: nessun evento significativo in vista

Correnti mediamente nord-occidentali apporteranno fasi alterne, ma totale assenza di freddo

| Andrea Costantini |

| Andrea Costantini |

Gennaio languisce: nessun evento significativo in vista

Ben ritrovati a tutti in questo finale di gennaio!

C'è chi, specie online, si sforza di farci credere che sia imminente l' arrivo di freddo e neve... senza apparentemente aderire all'analisi della situazione reale sullo scacchiere europeo, oppure molto più semplicemente, cerca risalto lanciandosi in fantomatiche e ridicole analisi climatiche (e magari scomodando inverni storici, come il 1985, dal quale sono passati esattamente trent'anni).

Al contrario, l'andamento meteorologico ben poco ci porta di dinamico e tipico del periodo; sul bacino del Mediterraneo si è formata una vasta saccatura, che risulta pero' poco attiva sulle nostre regioni (maggiormente esposte le zone centro-meridionali e le isole). Tra giovedì e domenica un più significativo flusso da nordovest rinvigorirà la bassa pressione, inizialmente apportando un richiamo umido sulle nostre regioni, e a seguire attivando venti da nordest con ampie schiarite e un certo calo termico, più avvertito in montagna e progressivamente anche in pianura. Non si potrà certo parlare di ondata di freddo, visto che i valori manterranno leggermente al di sopra delle medie. 

Con buona pace dei giorni "della merla", il gennaio 2015 ben difficilmente rispetterà la tradizione (supportata scientificamente dalla considerazione che l'ultima decade di gennaio è statisticamente la più fredda) e quindi attendiamoci ancora molte giornate senza eventi importanti nè tantomeno aria gelida o irruzioni da nord.

Escludendo infatti solo la Scandinavia, notiamo come l'intero continente e anche il cuore della Russia sperimentino temperature positive, o al più prossime agli zero gradi. 

In sintesi, ecco il tempo per i prossimi giorni:

Martedì 20 (attendibilità 90%) : nuvolosità medio-alta piuttosto estesa specie fino a sera, successive schiarite nella notte. Temperature stazionarie. 

Mercoledì 21 (90%): al mattino qualche residua schiarita; successivamente aumento della nuvolosità e deboli precipitazioni in serata con limte neve a 800-1000m sulle Prealpi, 500-700m sulle Dolomiti. 

Giovedì 22 ( 90%): un fronte nuvoloso risalirà da sudest apportando deboli precipitazioni, con nevicate sui 1000-1200m (anche al di sotto sulle Dolomiti specie al mattino), in progressiva cessazione entro notte. Clima fresco e umido, con scarsa escursione termica diurna.

Venerdì 23 (90%): miglioramento del tempo con ingresso di aria più fredda e secca da nord, che garantirà schiarite via via più ampie e un moderato calo termico specie in quota e dopo il tramonto.

Sabato 24 (90%): inizialmente ancora ben soleggiato con diffuse gelate mattutine; nel corso della giornata ingresso di velature da nordovest, senza conseguenze, che andranno ad intensificarsi nella serata/notte quando si avvicinerà alle Alpi un nucleo di aria più fredda.

Domenica 25 (70%): nella notte sporadiche brevi nevicate sulle Dolomiti più settentrionali, in esaurimento veloce entro metà mattinata. In pianura rapido miglioramento con ampie schiarite e ingresso di venti nord-orientali con iniziale possibile fohn in alcune valli, e calo termico successivo specie dalla notte con cielo sereno o poco nuvoloso.

Tendenza.

Sul Sud Italia si formerà una bassa pressione che apporterà maltempo, ma sulle nostre regioni avremo una ripresa del campo pressorio di origine atlantica, pertanto attendiamoci un nuovo rialzo termico e una stabilizzazione delle condizioni meteo, stante anche il rinnovato progressivo rinforzo delle grandi depressioni nord europee, in grado di escludere anche per la rimanente parte di gennaio qualsivoglia velleità di neve e temperature consone.

Curiosità della settimana.

Circa un anno fa il bollettino della neve del Centro Valanghe di Arabba riportava: “Il manto nevoso presenta spessori significativi e nelle Dolomiti, a 2000 m, ci sono dai 150 ai 260 cm di neve al suolo mentre nelle Prealpi, a 1600 m, gli spessori vanno da 50-90 cm in Alpago a 110-190 m nelle Prealpi vicentine”. Mancavano all'appello ancora numerose perturbazioni e imponenti nevicate, culminate con il pericolo grado 5 (massimo) dei giorni iniziali di febbraio. Questa variabilità inter-annuale (confrontando con l'attualità) sancisce ancora una volta l'estrema delicatezza degli equilibri ambientali, e ci ricorda che eventi estremi e ripetuti possono arrivare a condizionare pesantemente la vita e le abitudini delle persone, specie di chi è a contatto diretto con gli effetti deleteri e talvolta distruttivi della fenomenologia.

 


| modificato il:

Andrea Costantini
Redazione di articoli a carattere previsionale e di approfondimento sulla meteorologia del trevigiano, con uno sguardo sempre attento al più vasto contesto ambientale dove siamo inseriti. Ruolo professionale: tecnico commerciale presso NESA http://nesasrl.eu/, progettazione, costruzione ed installazione di strumentazione professionale per monitoraggio ambientale e telecontrollo (meteorologia, idrologia, energie rinnovabili, geologia...). Dati meteo e webcam da Vittorio Veneto (TV) http://meteoravanel.altervista.org/

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