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29 marzo 2024

Cronaca

Gettoni d'oro mai coniati, Rai truffata

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Gettoni d'oro mai coniati, Rai truffata

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma stanno provvedendo a notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 5 dirigenti ed ex dirigenti dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Spa per i reati di truffa aggravata e frode nelle pubbliche forniture.

Il provvedimento in parola giunge a conclusione delle attività investigative, coordinate dalla locale Procura della Repubblica e svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, aventi ad oggetto l'accordo quadro sottoscritto tra la Rai e l'Ipzs per la fornitura, nel triennio 2013 – 2016, di gettoni d’oro da consegnare ai vincitori di concorsi a premio promossi dall’emittente pubblica nell’ambito di varie trasmissioni televisive, tra le quali 'Red or black', 'Uno mattina', 'Super brain – Le super menti', 'I fatti vostri', 'Mezzogiorno in famiglia', 'L'anno che verrà', 'La terra dei cuochi', 'La prova del cuoco' e 'Affari tuoi'.

I cinque destinatari del provvedimento facevano coniare i gettoni esclusivamente nel caso in cui gli aventi titolo, specificamente interpellati, rifiutassero la proposta di ricevere il controvalore in denaro.

Di converso, nell’ipotesi di richiesta dell'equivalente monetario, gli indagati (apparentemente allo scopo di consentire all’Istituto di ottenere un risparmio nell’acquisto di oro ma in realtà con il fine ultimo di raggiungere gli obiettivi aziendali loro assegnati, strumentali al conseguimento di incentivi annui pro capite fino a circa 45.000 euro) non procedevano, in violazione del citato contratto, al conio dei gettoni, predisponendo falsa documentazione interna (documenti di trasporto, verbali di coniatura, verbali di reingresso in magazzino, ecc.).

La frode ha comportato, tra l'altro, l’indebita fatturazione da parte dell’Ipzs alla Rai delle spese di produzione dei gettoni d’oro mai coniati, con un danno per la seconda di oltre 700mila euro.

Dal canto suo, in una nota viale Mazzini sottolinea che la Rai "è parte lesa nell'inchiesta" ricordando come "peraltro, nel 2016 la trasmissione di Rai3 'Report' aveva già segnalato presunti illeciti, raccontati nel reportage a firma di Sigfrido Ranucci, dal titolo 'A Caval Donato'". "Oggi, dopo tre anni, la fine delle indagini - sottolinea ancora la Rai - ha evidenziato che, nel triennio 2013-2016, gli indagati avrebbero fatto coniare i gettoni d'oro solo in caso di rifiuto da parte dei vincitori di un controvalore in denaro, procedendo in caso contrario alla creazione di falsi documenti interni per dimostrare di aver comunque coniato i gettoni, con conseguente indebita fatturazione da parte dell'Ipzs alla Rai delle spese di produzione, con un danno per l'azienda di Servizio pubblico stimato oltre i 700.000 euro".

 



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