16/06/2025pioggia e schiarite

17/06/2025pioviggine e schiarite

18/06/2025sereno

16 giugno 2025

Montebelluna

Giavera del Montello guarda al domani: presentato il progetto della nuova chiesa e della piazza

Un’opera condivisa da parrocchia e Comune per ridisegnare il cuore della comunità

| Ingrid Feltrin Jefwa |

immagine dell'autore

| Ingrid Feltrin Jefwa |

nuova chiesa di Giavera

GIAVERA DEL MONTELLO - Un nuovo centro per la comunità di Giavera del Montello: con la presentazione ufficiale del progetto del nuovo complesso parrocchiale e della futura piazza, svoltasi ieri venerdì 23 maggio a villa Wassermann, prende il via una fase significativa per la vita cittadina. Una sala gremita ha accolto l’illustrazione del progetto vincitore del concorso indetto dalla CEI e dalla Diocesi di Treviso, e il cronoprogramma degli interventi. Presenti il parroco don Narciso Bernardis, il sindaco Andrea Maccari, il vicesindaco Michele Calliman, i progettisti e numerosi cittadini.

Il progetto selezionato è quello firmato dallo studio dell’ingegner Andrea Tellini, dal liturgista don Luciano Marotta, con le architette Elena Di Taranto e Chiara Signorino, e Sofia Nembrini del Centro Ave Arte, espressione del Movimento dei Focolari. Una proposta pensata per intrecciare la dimensione liturgica e quella civile, in uno spazio che sarà insieme chiesa e agorà. “Questo è il risultato di un cammino lungo e partecipato – sottolinea il parroco –, che ha visto convergere il desiderio della parrocchia e del Comune di immaginare insieme spazi capaci di favorire incontro, bellezza e comunione. Questa non è solo un’opera edilizia: è un segno di speranza. È la testimonianza che, anche in tempi complessi, è possibile costruire relazioni, condividere visioni, generare futuro”.

L’iter che ha portato alla scelta del progetto ha coinvolto diverse figure professionali: architetti, artisti e liturgisti, con l’accompagnamento dello studio Concordia per la parte preliminare. Don Bernardis ha ringraziato pubblicamente quanti hanno contribuito: “Un ringraziamento va anche allo studio Concordia, che ci ha accompagnati nella stesura del documento preliminare alla progettazione, e a tutti coloro che, in forme diverse, hanno reso possibile questo percorso: l’Amministrazione comunale, i tecnici, i benefattori, i consigli parrocchiali, e i tanti volontari che hanno offerto il loro tempo e le loro energie”.

Un ruolo centrale è stato svolto anche dall’Ufficio nazionale per l’Edilizia di Culto della CEI, grazie ai fondi dell’8 per mille e alla collaborazione dell’architetto Alessandro Bellini. Importante anche il sostegno della diocesi, nella persona del vescovo mons. Michele Tomasi, del vicario generale don Mauro Motterlini e del direttore dell’ufficio Beni Culturali, don Paolo Barbisan. Il sindaco Maccari ha posto l’accento sul valore urbanistico e sociale del progetto: “Felice di condividere l’avvio della fase realizzativa dei lavori per la nuova chiesa, primo passo di un più ampio progetto di riqualificazione urbana che prevede, in una fase successiva, anche la costruzione della nuova piazza. Una volta ultimata la chiesa, sarà predisposta la programmazione dei lavori per la realizzazione della nuova piazza, pensata come spazio aperto, inclusivo e vivibile, dove cittadini di ogni età potranno incontrarsi, partecipare a eventi, condividere momenti della vita quotidiana. Sarà cura della nostra Amministrazione, in dialogo con la Parrocchia, tenere conto delle esigenze di parcheggio e viabilità dei cittadini e delle attività commerciali, in particolare per il mercato”.

Il primo cittadino ha infine sottolineato la natura condivisa dell’intervento: “È un progetto che nasce dall’ascolto e dalla condivisione e che guarda lontano. Non stiamo costruendo solo edifici, ma gettando fondamenta per una comunità più coesa, consapevole e viva. Prima la chiesa, poi la piazza: due passaggi distinti ma profondamente legati nel loro significato”. Don Narciso ha concluso l’incontro con un invito all’intera comunità, a custodire e accompagnare questo cammino comune: “Questo progetto è maturato come esperienza di comunione e di apertura. È un’opportunità preziosa per riscoprirci corresponsabili dei luoghi che abitiamo, degli spazi della fede e della vita civile. Alla comunità tutta, civile ed ecclesiale, rivolgo l’invito a custodire questo progetto come un dono e un impegno. Un dono che parla di futuro e di fiducia. Un impegno che chiede di essere costruito insieme, per restituire a Giavera del Montello una chiesa viva e una piazza abitata: luoghi in cui crescere come comunità, nella fede, nella cultura e nella solidarietà”.


Iscriviti alla Newsletter di OggiTreviso. E' Gratis

Ogni mattina le notizie dalla tua città, dalla regione, dall'Italia e dal mondo


 

 



foto dell'autore

Ingrid Feltrin Jefwa

SEGUIMI SU:

Leggi altre notizie di Montebelluna
Leggi altre notizie di Montebelluna

Dello stesso argomento

Nord-Est
dall'Italia
dal Mondo
vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×