MILANO - Pablo Gonzalez, 48enne salvadoregno, ha confessato di aver ucciso la compagna Jhoanna Nataly Quintanilla Valle durante un "gioco erotico" finito in tragedia. L'uomo ha dichiarato di aver gettato il corpo della donna in un fosso tra Cassano e Treviglio, vicino al parco dell'Adda.

La confessione è arrivata durante l'udienza di convalida del fermo davanti alla giudice Anna Calabi. Gonzalez ha dichiarato di essere "andato nel panico" dopo aver "rotto il collo" alla compagna, sostenendo di non aver voluto ucciderla. Tuttavia, le sue parole lasciano ancora molti punti oscuri sulla vicenda.

Le indagini, coordinate dalla pm Alessia Menegazzo e dall'aggiunto Letizia Mannella, hanno rivelato una serie di contraddizioni nel comportamento di Gonzalez. Inizialmente, l'uomo aveva negato qualsiasi relazione sentimentale con Jhoanna Nataly, definendola una semplice "amica" e "coinquilina". Solo successivamente ha ammesso che erano conviventi da sei anni.

Il sospetto degli inquirenti è che il movente del delitto possa essere legato alla volontà della vittima di interrompere la relazione o a un litigio per questioni economiche. Gonzalez inviava regolarmente denaro alla ex moglie in Salvador, circostanza che potrebbe aver scatenato tensioni con Jhoanna Nataly.

Le telecamere di sorveglianza hanno catturato immagini cruciali: alle 2:45 di sabato 25 gennaio, Gonzalez è stato ripreso mentre trascinava in macchina un borsone contenente il corpo della compagna. Gli accertamenti sulle celle telefoniche e sui movimenti della sua Fiat Punto hanno permesso agli investigatori di ricostruire il tragitto dell'uomo fino alla zona di Cassano d'Adda, dove si presume abbia abbandonato il cadavere.

Nonostante le ricerche intensive dei carabinieri del Nucleo investigativo, il corpo di Jhoanna Nataly non è ancora stato ritrovato ed è quindi difficile trovare una conferma nella versione di Gonzalez. Le operazioni continuano nelle campagne tra la Muzza e l'Adda, rese più difficili dalle avverse condizioni meteorologiche.

Gli amici e i colleghi di Nataly sono sotto shock per questa tragedia dai contorni ancora misteriosi. I vicini di casa e il portiere dello stabile in piazza dei Daini, dove la coppia viveva, hanno confermato la loro convivenza, ignari della terribile verità che si celava dietro quella che sembrava una normale relazione.

Mentre le indagini proseguono per chiarire tutti gli aspetti di questo femminicidio, la giudice Calabi si è riservata di decidere sul fermo e sulla custodia cautelare in carcere richiesta dalle pm. La decisione è attesa per oggi.

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