TREVISO - Apicoltori col fiato in sospeso, la stagione della produzione del miele è iniziata. Dopo un’annata difficile a causa delle incessanti piogge di maggio che hanno compromesso la produzione del miele di acacia nella stagione 2019, gli allevatori delle api stanno osservando con attenzione il meteo di questi giorni, sperando in un clima benevolo. Persone con una grande passione che affrontano un mondo sempre più avverso nei confronti delle api, tra i trattamenti dell’agricoltura e l’insorgere della varroa, l’acaro parassita che porta alla morte le colonie di api, il flagello degli alveari. Il 2019 è stato l’anno di produzione zero per il miele di acacia a causa delle avversità climatiche che hanno colpito il territorio per tutto il mese di maggio.

 

 

“Il miele d’acacia commercialmente parlando è il più richiesto, un miele chiaro che rimane liquido. Il 2018 è stata un’annata discreta il 2019 produzione zero-ha spiegato Stefano Dal Colle presidente dell’APAT apicoltori in Veneto-Le api quest’anno le vediamo pronte, belle, come anche l’anno scorso, dipende tutto dal tempo”.Il cambiamento climatico, l'uso di pesticidi nei vigneti e la varroa sono le cause che hanno reso sempre più difficile la produzione del miele, del propoli e della pappa reale. Un’arte quella dell’apicoltura soggetta al tempo .“L’anno scorso gli apicoltori che si dedicano alla produzione come integrazione al redditto non hanno guadagnato e chi lo fa come lavoro è andato in difficoltà”ha spiegato il presidente Dal Colle. Tre sono i piccoli paradisi per gli alveari in provincia di Treviso, il Montello, il Cansiglio e il Grappa. Le principali mete del nomadismo che vedono da parte degli apicoltori lo spostamento delle arnie nel periodo della produzione del miele per cercare di offrire alle api la fioritura migliore.

 

Le api hanno un ruolo importantissimo nel mantenimento della biodiversità e nella conservazione della natura. Sono insetti fondamentali per l’impollinazione e di conseguenza la formazione dei frutti, trasportando il polline da un fiore all'altro. Attraverso questa attività garantiscono la presenza di specie vegetali diverse fra loro, un elemento importantissimo per la salute della natura. È proprio grazie alle api se disponiamo di buona parte della frutta e verdura che mangiamo. Insetti che ora si trovano ad affrontare un nuovo nemico che secondo molti entro un anno arriverà anche in Veneto, la vespa velutina conosciuta anche come calabrone asiatico che attacca le api in volo per ucciderle e mangiarne il polline. Al momento la stagione della produzione del miele d’acacia sta procedendo positivamente, non resta che incrociare le dita e augurare il meglio agli apicoltori, in prima linea per la sopravvivenza delle api.