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28 marzo 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

"I giorni nostri", ora la quarantena, ma presto torneremo ad abbracciarci

La canzone di un giovane pievigino

| Claudia Borsoi |

immagine dell'autore

| Claudia Borsoi |

PIEVE DI SOLIGO – “Quando torneranno i giorni nostri?” si chiede Davide. 18enne pievigino e studente dell’alberghiero “Beltrame” di Vittorio Veneto, Davide Dal Cin ha messo in musica quello che è l’interrogativo che molti si fanno in questi giorni, ma anche le sensazioni innescate da un’emergenza che lui, in quarantena, sta vivendo tra le mura di casa. Tra una lezione di italiano online e una videochiamata con gli amici, Davide ha deciso di scrivere una canzone che, postata su Facebook, ha ricevuto in poche ore centinaia di apprezzamenti, condivisioni e commenti.

 

Davide Dal Cin è l’autore di “I giorni nostri. «Inizialmente – racconta dalla sua casa di Pieve di Soligo – avevo pensato a una canzone rap, ma ai miei amici non piaceva. Mi hanno detto che non è il mio genere. E così, dopo aver scritto il testo, ho provato con un giro di accordi, do, fa, la minore e sol. E così è nata la canzone che poi ho registrato. Ho iniziato a suonare la chitarra quando ero piccolo con mio papà, poi ho fatto un corso».

 

“In questa stanza chiusa in quarantena – canta Davide –, perso nel vuoto mi sento solo e mi chiedo quando torneranno i giorni nostri?”. «Sì, sono in quarantena perché mia mamma lavora in una casa di riposo. Non esco di casa. Vivo queste giornate facendo i compiti, studiando e suonando. E poi mi sento con gli amici, via Skype e via WhatsApp» racconta Davide.

 

Chitarra alla mano, il 18enne pievigino ha così deciso di debuttare con “I giorni nostri” su Facebook e con semplicità è riuscito a raccontare le sensazioni di questi giorni, dalla stranezza di rimanere a casa, senza poter abbracciare gli amici o trovarsi con loro per chiacchierare, alla città deserta. E nella canzone c’è anche un passaggio dedicato alla sua passione per la musica: “Ho un grande sogno –canta -: quello di fare il cantante, scrivere dei pezzi, comporre tracce”.

 

Il tempo da trascorrere a casa (la scuola è chiusa dal 22 febbraio) è per lui, come per tanti altri, infinito: “Il tempo non scorre più – canta -, passo dal telefono alla tv, sembra tempo di guerra, ma non l’abbiamo persa, speriamo tutto possa finire, la speranza è l’ultima a morire”. «Tutto andrà bene» ne è convinto il 18enne e lo vogliamo anche noi.


 


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Claudia Borsoi

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