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25 aprile 2024

Castelfranco

Progetta una mano meccanica per l'esame di terza media

Giovanissimo inventore di Possagno stupisce la commissione d'esame con il suo ingegno

| Tiziana Benincà |

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| Tiziana Benincà |

Pier Silvio Lucchese e la sua mano meccanica all'esame di terza media

POSSAGNO - Lego, tecnologia, inventiva e sensibilità: potremmo racchiudere in queste quattro parole il progetto presentato da Pier Silvio Lucchese al suo esame di terza media.

Conoscendo il principio di costruzione dei mattoncini più famosi al mondo di ultima generazione e ispirato dalla passione per la domotica di papà Silvio, Pier Silvio ha deciso di costruire una mano meccanica con l’idea di arrivare a realizzare in un prossimo futuro un arto completamente funzionale, in grado di aiutare le persone prive di una mano.

Una sensibilità profonda, un occhio attento ai bisogni altrui e una pandemia che gli ha fatto scoprire in modo più profondo la passione e la predisposizione per l’elettronica, grazie al papà che lo coinvolgeva in alcuni suoi progetti lavorativi.

“Per me una mano meccanica è quasi fantascienza” commenta il professor Giancarlo Cunial che ha seguito con interesse il progetto in fase di sviluppo “Pier Silvio esponeva con termini tecnici tutto il funzionamento definendolo semplice, intuitivo.”

Grazie ad una stampa in 3D, a dei bulloni, filo da pesca ed elastici, con tanto di scheda Arduino e azionamento da cellulare, Pier Silvio è riuscito in quattro giorni a realizzare questo progetto, ad un costo accessibile “Mi sono sentito felice e motivato nell’obiettivo” commenta il ragazzo “Stavo realizzando qualcosa che mi coinvolgeva, perché dopo quattro ore di programmazione non sentivo la stanchezza. Si tratta di un progetto così economico e semplice, che spero possa aiutare le persone che ne hanno bisogno. Certo ci sono diversi errori da risolvere, ma il mio scopo è quello di aiutare le persone amputate.”

Ha stupito tutti noi, è stato emozionante! Vedere la gioia nei suoi occhi quando ha discusso l’esame, hanno ripagato me e lui dei mille sacrifici fatti!” commenta mamma Alessandra “Certo mio marito l’ha aiutato, ma loro passano ore a parlare in questo linguaggio incomprensibile a tanti. Non me lo sarei mai aspettata, invece è stato molto bravo e sono orgogliosa e fiera di lui.”

 


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Tiziana Benincà

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