VITTORIO VENETO - Le fotografie scattate prima e dopo il taglio degli alberi lungo la pista ciclabile di Vittorio Veneto, mostrano un paesaggio stravolto. I noci che regalano ottimi frutti sono stati tranciati dalla base di recente, e il tratto di pista ciclopedonale che va da Vittorio 2 a Via Vittorio Emanuele II è rimasto spoglio. L’assessore Bruno Fasan avevano giustificato la scelta dell’amministrazione, attuata in accordo con la Provincia, con il fatto che le radici stavano rovinando il manto stradale rendendo la pista impraticabile e pericolosa per i passanti. Ma i consiglieri di Rinascita Civica - Partecipare Vittorio Gianluca Piccin e Mirella Balliana fanno notare, con documentazione fotografica, che “nel tratto di pista dove sono stati tagliati i poveri noci, il manto stradale è intonso”.

"Ci risulta una povera radice che esce dall’asfalto circa cento metri più a valle, radice che è ciò che resta di un albero tagliato molto tempo fa: lei e il relativo buco sono lì da mesi e mesi e nessuno si è premurato di sistemare la cosa. - continuano Piccin e Balliana -  Abbiamo notato che le radici di alcuni pioppi maestosi hanno deformato un pochino la pista di fronte a Vittorio 2, la quale risulta comunque praticabile da pedoni, bici, sportivi, mamme con i passeggini, anziani in passeggiata. Ora, che abbiano tagliato alberi in un punto dove non era necessario, mentre li hanno lasciati in vita dove le loro radici hanno intaccato, in minima parte, l’asfalto, lo possiamo capire: tutti commettiamo errori. La cosa che tuttavia non ci torna proprio sono i 10 alberi piantati e gli altri nuovi buchi pronti ad accogliere gli altri dieci, di cui aveva dato notizia Fasan: orbene, cerca e ricerca, di questi buchi e di questi nuovi virgulti impiantati, non c’è traccia”, concludono i consiglieri di minoranza.

In foto: sopra la pista ciclabile prima e sotto dopo il taglio degli alberi. Foto in alto Gianpiero Bortolot

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