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29 marzo 2024

Castelfranco

GLI EXTRACOMUNITARI SPORCANO, VIA LE PANCHINE DAVANTI ALL’ASILO

È successo in borgo Pieve. Il sindaco ha deciso di rimuoverle a causa delle lamentale dei genitori dei bambini

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Castelfranco – Era diventato un punto di ritrovo per i tanti extracomunitari che frequentano o risiedono in borgo Pieve. Passavano ore sulle panchine a bere e poi lasciavano bottiglie vuote e rifiuti di altro genere per terra.

Una situazione di degrado, almeno così l’ha considerata il sindaco Maria Gomierato, che ha deciso di eliminare il problema prendendo la radicale decisione di togliere le panchine. Una decisione maturata in seguito alle lamentele da parte di genitori che andavano a prendere i propri figli all’asilo Umberto I.

Il sindaco ha parlato dei motivi che l’hanno spinta a prendere una decisione che ricorda quella di diversi anni fa di Gentilini, che per questo era diventato un caso nazionale, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale.

«Ci sono arrivate svariate segnalazioni da parte di genitori che portavano i figli a scuola stanchi della cosa e le abbiamo reputate meritevoli di attenzione – ha dichiarato il sindaco Maria Gomierato -. Il fatto che ci fossero le panchine generava un abbandono di rifiuti a terra e più in generale una situazione poco decorosa. Gli extracomunitari che si riunivano abitualmente in quel punto lasciavano a terra bottiglie vuote e rifiuti di varia natura per questo abbiamo deciso di rimuovere le panchine. Un modo per evitare l’abbandono dei rifiuti».

Se n’è parlato in Consiglio perché il capogruppo del Partito Democratico Livio Frattin aveva presentato un’interpellanza per sapere qualcosa di più in merito.

«Mi risulta che le panchine di borgo Pieve siano state tolte perché ci andavano persone non gradite – ha detto Frattin -. E per motivi analoghi non sarebbe stata concessa nemmeno la possibilità di insediare la mensa dei poveri di borgo Vicenza in borgo Pieve nei locali vuoti dell’Umberto I che un tempo ospitavano delle strutture sanitarie. Ne sono dispiaciuto. È grave che cose di questo tipo vengano considerate di nocumento alla vivibilità. In questo modo si va contro ad un vero rilancio di borgo Pieve».

 


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