Gli stranieri che stanno fuori dai supermercati a Vittorio Veneto? "Sono pali di colore mandati da qualche organizzazione"
Il caso sollevato dal candidato sindaco Michele Toffoli: "Questa non è integrazione"
VITTORIO VENETO - “Pali di colore”: così il candidato sindaco Michele Toffoli ha definito chi staziona fuori dai supermercati, magari chiedendo l’elemosina. Al centro del dibattito tra i candidati di ieri sera è finita la richiesta, presentata da Rete di Cittadinanza Solidale, di istituire un tavolo civico permanente per i migranti a Vittorio Veneto.
“Se quello che è stato fatto fino ad ora ha portato ad avere fuori da ogni supermercato un palo di colore, beh, questa non è integrazione. Non capisco queste persone che stanno lì 12 ore al giorno a dire buongiorno e buonasera”, ha dichiarato il candidato di Forza Vittorio e Vittorio Veneto Città in Movimento. Immediata la replica del candidato di centrosinistra, Marco Dus: “Pali di colore? Sono delle persone, non le definirei così. Sono persone che si trovano in difficoltà”.
“Forse non hai capito bene cosa intendevo dire – ha riposto Toffoli -. Vorrei sapere chi ha detto loro di andare là. Di sicuro non lo fanno di loro spontanea volontà, lì c’è un’organizzazione. Io giro i supermercati del Veneto e non ce n’è uno che non abbia un palo fuori”.