Gran Galà in Rosa: solidarietà e musica sotto le stelle di Castelbrando
Una serata tra arte, sorrisi e impegno per la Lilt vittoriese

CISON DI VALMARINO - C’è chi dice che la solidarietà sia una cosa seria, e lo è, ma chi ha mai detto che non possa essere anche una festa? Venerdì 16 maggio, nelle sale storiche di Castelbrando, la Lilt vittoriese ha deciso di mettere insieme tutto: eleganza, musica, buon cibo e, soprattutto, il cuore grande di una comunità pronta a sostenere chi lotta ogni giorno contro i tumori.
L’occasione è il Gran Galà in Rosa, un evento che ha già raccolto l’adesione di tanti professionisti e imprenditori della zona. Gente che, tra un impegno e l’altro, ha scelto di dare una mano concreta a chi ne ha più bisogno. E allora, perché non farlo con stile? Si parte con un aperitivo sulla terrazza panoramica del castello, quella che guarda la valle e che, diciamolo, al tramonto sembra uscita da una cartolina. Poi, tutti nella cinquecentesca sala Sansovino per la cena di gala.
Ma non finisce qui. Tra una portata e l’altra, spazio all’arte: il maestro Emanuele Bastanzetti, primo violino dell’orchestra del Friuli Venezia Giulia, porterà la sua musica tra i tavoli, regalando emozioni a chi vorrà ascoltare. Subito dopo, sarà la volta di Maurizio Ruggiero, cantante partenopeo, che ci farà viaggiare tra le melodie della canzone napoletana, raccontandoci storie e curiosità che forse non tutti conoscono. Vi siete mai chiesti perché certe canzoni sembrano fatte apposta per toccare l’anima? Forse ce lo spiegherà lui.
E per chi ama il ballo, la serata riserva un gran finale: i maestri della scuola Blutango Asd Centrodanza di Conegliano si esibiranno in uno spettacolo di Tango e Milonga. Impossibile restare indifferenti davanti a tanta passione.
Dietro tutto questo c’è l’idea – e l’energia – di Marzia Marin Garbelotto, che ha voluto unire il bello all’utile. L’obiettivo? Raccogliere fondi per acquistare un nuovo pulmino, indispensabile per trasportare i pazienti oncologici della Lilt nel difficile viaggio delle cure. Un piccolo gesto che, però, può fare la differenza: i mezzi attualmente in servizio sono solo cinque e, come spesso accade, non bastano mai.
In fondo, la solidarietà è proprio questo: unire le forze, anche solo per una sera, e scoprire che insieme si può davvero cambiare qualcosa. E magari, tra una nota e un sorriso, portarsi a casa la sensazione di aver fatto parte di qualcosa di speciale.
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