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29 marzo 2024

Montebelluna

Grave di Ciano, il comitato collaborerà con la Regione

Il Comitato accetta l’invito della Regione a collaborare e propone una videoconferenza

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Sit-in a Treviso per la tutela delle Grave di Ciano

CROCETTA DEL MONTELLO – Il Comitato per la Tutela delle Grave di Ciano accoglie favorevolmente la disponibilità di Regione e Autorità di Bacino a un confronto per valutare proposte alternative al tanto contestato progetto delle casse di laminazione che la Regione auspicava per la Grave di Ciano del Montello, progetto che prevedeva oltre ad una massiccia escavazione anche la realizzazione di un muro lungo oltre 13 chilometri, nell’alveo del fiume Piave. L’Assessore all’Ambiente della regione Veneto, Bottacin, lo scorso 25 marzo ha infatti diffuso un comunicato con il qualche ha lanciato pubblicamente un invito al Comitato che ora quindi risponde.

Il Comitato premette che: “Senza alcuna volontà polemica considerato il difficile momento che tutti stiamo vivendo, intendiamo doverosamente precisare alcuni punti: il Comitato è apartitico ed è espressione di tutta la cittadinanza del nostro Territorio, indipendentemente dagli orientamenti politici personali; il Comitato collabora con chiunque abbia a cuore la salvaguardia del territorio fluviale del Fiume Piave, nel rispetto delle Direttive e Normative vigenti, tant’è che collabora strettamente con l’Amministrazione Comunale di Crocetta del Montello, peraltro dello stesso colore politico dell’Assessore; il Comitato sta svolgendo attività di informazione e coinvolgimento della cittadinanza, attività prevista dalle Direttive Europee in materia Ambientale in casi di opere ad altissimo impatto come questa e la sta portando avanti anche a causa dell’assenza di Regione ed dell’Autorità di Bacino che in verità sarebbero tenute a realizzarla”.

Quindi prosegue: “Facciamo inoltre notare che non è corretto da parte dell’Assessore Bottacin, dichiarare che Governo e Ministero dell’Ambiente, non gli hanno mai risposto, in quanto il Ministero dell’Ambiente - Direzione Generale per il Patrimonio Naturalistico, in data 10 gennaio 2020 (a firma dell’Ing. Antonio Maturani) ha scritto alla Regione Veneto, e per conoscenza all’Autorità di Bacino, chiedendo alle due Istituzioni …“di porre in essere ogni necessaria verifica volta al pieno rispetto dell’Art. 6 della Direttiva 92/43/CEE ‘Habitat’ ed in particolar modo dei paragrafi 2,3 e 4”… Richiesta che a tutt’oggi è ignorata dalla Regione che non ha apportato alcuna modifica al Piano delle Azioni di Intervento (PAI), a firma del Governatore Zaia. Tutto ciò premesso, intendiamo ribadire la nostra piena disponibilità all’Ass.re Bottacin e alla Regione per una piena collaborazione, come da egli proposto sulla stampa, confidando che ci contatti al più presto per poter cominciare assieme questo percorso alternativo alle casse di espansione”.

“A onor del vero, riteniamo ci vada riconosciuto che abbiamo già espresso più volte in passato la stessa disponibilità. Dapprima invitando il Governatore Zaia alla serata informativa del 6 dicembre 2019. In quell’occasione l’invito fu declinato, delegando l’Ing. Lucchetta del Genio Civile, che poi a sua volta non ha partecipato (senza darcene comunicazione). Abbiamo inoltre, invitato anche lo stesso l’Assessore Bottacin, con i nostri comunicati stampa del 21 dicembre 2019 e del 27 gennaio 2020, che però non hanno ricevuto risposta. Abbiamo infine chiesto in ogni modo di poter di partecipare, anche solo come auditori, all’incontro di Treviso con i Prefetti di Treviso e Venezia, Autorità di Bacino e Sindaci Rivieraschi. Ma anche in quel caso, fummo esclusi. Nonostante quanto descritto e nonostante non sia stata presa in considerazione dalla Regione la proposta di un approccio alternativo alla gestione del Bacino del Fiume Piave, avanzata coraggiosamente dal Sindaco di Crocetta Marianella Tormena, alla citata riunione in Prefettura a Treviso, ribadiamo la nostra piena disponibilità a incontrare, a discutere e a collaborare con l’Assessore Bottacin e con la Regione per il fine citato dall’Assessore nel suo comunicato, di individuare interventi alternativi all’attuale soluzione proposta. Data l’attuale situazione proponiamo che un primo incontro venga realizzato a mezzo video conferenza”.

 



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