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29 marzo 2024

Esteri

Grecia, Tsipras giura da primo ministro. Intesa con la destra anti-euro

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Grecia, Tsipras giura da primo ministro. Intesa con la destra anti-euro

Il leader di Syriza, Alexis Tsipras, ha giurato come primo ministro greco, davanti al presidente Karolos Papoulias. Diversamente da quanto accadeva in passato, Tsipras non ha giurato davanti a un'autorità religiosa. Il premier uscente, Antonis Samaras, non ha accolto il capo del governo greco al suo arrivo al Megano Maximou, al palazzo dell'esecutivo ellenico, per il tradizionale passaggio di consegne. Per i media locali è stata un'evidente infrazione al protocollo, che conferma i toni aspri tra i due. Come primo atto Tsipras ha portato dei fiori al poligono di tiro di Kesariani, dove un memoriale ricorda i duecento combattenti greci uccisi dai nazisti nel 1944 come rappresaglia per un attacco dei partigiani.

Il presidente russo, Vladimir Putin, è stato fra i primi a scrivere a Tsipras per congratularsi della vittoria del suo partito. Putin "ha espresso fiducia che Grecia e Russia potranno proseguire lo sviluppo della loro tradizionale cooperazione costruttiva, in tutti i settori, e lavoreranno insieme in modo efficace per la soluzione dei problemi attuali in Europa e nel mondo". Dal presidente francese, Francois Hollande, è invece arrivata una telefonata per invitare il primo ministro a "recarsi presto a Parigi".

Il partito della Sinistra Radicale di Tsipras è arrivato a un soffio dalla maggioranza assoluta, conquistando 149 dei 300 seggi del parlamento greco con il 36,34%. Secondo partito sono i conservatori di Nuova Democrazia del primo ministro uscente Antonis Samaras con 76 seggi (27,81%) mentre al terzo posto vi sono i neonazisti di Alba Dorata con 17 seggi (6,28%). Seguono il nuovo partito To Potami del giornalista Stavros Theodorakis con 17 seggi (6,05%), i comunisti del Kke con 15 seggi (5,47%), i Greci Indipendenti (Anel) con 13 seggi (4,75%) e i socialisti del Pasok con 13 seggi (4,68%).

Il voto dei greci "ha spezzato il circolo vizioso dell'austerità", ha dichiarato nella notte Tsipras di fronte alla folla festante riunita all'università di Atene. Il prestito internazionale "è un fatto del passato", ha aggiunto, dichiarando di voler "negoziare con i nostri partner internazionali" per trovare una soluzione accettabile alle due parti.

Il problema del debito è un problema europeo, non greco". A parlare così con l'Adnkronos è Stelios Papas, coordinatore di Syriza per la politica europea. Dopo la vittoria elettorale, spiega, il nostro messaggio all'Europa è che "serve un nuovo rapporto fra la Grecia e i vertici europei, siamo tutti membri dell'Unione Europea alla pari con gli stessi diritti degli altri Paesi".

Molti Paesi, compresa l'Italia, comprendono meglio questa situazione "rispetto al passato" perché "hanno lo stesso problema della Grecia, un problema di debito, afferma Papas. "Siamo pronti a fermare quella che è una catastrofe umanitaria, creando un grande fronte contro l'austerità".

A notte inoltrata è arrivato il primo tweet del leader della sinistra. Un cinguettio per ringraziare il "dottor House", alias l'attore Hugh Laurie, che sul social network aveva espresso la soddisfazione e fatto gli auguri a Tsipras: "Bravo Syriza! Καλή τύχη (buona fortuna, ndr)".

Dopo le prime proiezioni Samaras ha ammesso la sconfitta e ha telefonato a Tsipras per congratularsi. "Ho preso il Paese quando era sull'orlo della catastrofe", si è difeso, aggiungendo: "Abbiamo evitato il peggio e ristabilito la credibilità".

Intanto Syriza ha trovato un accordo per formare un governo di coalizione con il partito dei Greci indipendenti. Lo ha annunciato Panos Kammenos, leader del partito di destra anti-prestito internazionale Greci Indipendenti (Anel) al termine dell'incontro avuto ad Atene con Tsipras.

Era stato sempre Kammenos ad annunciare l'incontro, sottolineando che l'Anel è pronto a dare il suo aiuto "perché questa nuova realtà sociale e politica venga stabilizzata per il bene del Paese, la nazione e il popolo greco". Se l'accordo verrà confermato, l'Anel con i suoi 13 seggi potrebbe essere strumentale per la realizzazione di un governo guidato dal leader di Syriza. Kammenos ha esplicitamente escluso ogni partecipazione ad un governo di cui faccia parte anche To Potami (17 seggi), il nuovo partito di centrosinistra del giornalista Stavros Theodorakis. Quest'ultimo si è congratulato con Tsipras e ha sottolineato la necessità di "un'ampia coalizione". Ma ha sottolineato che non entrerà a far parte "di un governo con euroscettici", ricordando il suo slogan elettorale: "Cambiare tutto senza demolire il Paese".

 



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