Vittorio Veneto - Tripudio di autorità all’inaugurazione della nuova sede (la vecchia era stata ritenuta poco funzionale dall’amministrazione comunale per l’inadeguatezza degli spazi esistenti) della scuola per l’infanzia “Andrea Pazienza” in località Vendran. A coronare il tutto una massiccia presenza di bambini, principali fruitori del servizio (nonché in prima fila al taglio del nastro), ma anche di insegnanti e genitori.

“La scuola e i servizi a essa connessi, sono l’indice di crescita di una città” ha dichiarato facendo da apripista il sindaco Gianantonio Da Re. “E’ qui che si forgiano i cittadini di domani”. E a proposito dell’edificio in questione, il primo cittadino specifica: “In questo caso l’esigenza primaria era quella di svolgere l’attività didattica nel modo più funzionale, attraverso una struttura dotata di impianti ecologici, innovativi, sicuri e compatibili con un risparmio energetico”. Il progetto (a opera dell’architetto Cascella) ha comportato un investimento di 1.350.000 euro e coinvolge una superficie complessiva di 5000 mq, compresi giardino e ampio parcheggio.

All’interno tutto sembra a misura di bambino: pareti colorate sulle tonalità del glicine e azzurro, pavimenti in legno, soffitti con travature a vista all’interno e tegole canadesi fotovoltaiche all’esterno. E ancora: mensa luminosa con tavoli esagonali, sale giochi, bagni con piastrelle colorate. Unico neo: spazi un po’ristretti in particolare nell’area dei servizi igienici. A chiarire in modo esaustivo la funzione della nuova scuola per l’infanzia, che oramai sembra riduttivo e anacronistico definire asilo, l’intervento di Maristella Bosu, dirigente scolastico: “Questo tipo di scuola ha un senso profondo a livello sociale; l’età dai 3 ai 6 anni è essenziale per lo sviluppo dell’individuo perché in questo arco di tempo si forgiano la dimensione corporea, umana, sociale, creativa del bambino.“

Riguardo alle recenti polemiche su eventuali infiltrazioni d’acqua dal soffitto o sulla vicinanza con la nuova bretella stradale (che congiunge l’autostrada con il supermercato Emisfero) che porterebbe inquinamento atmosferico ed acustico, l’europarlamentare Scottà replica: “Sono solo strumentalizzazioni politiche da parte di chi trova più facile demolire che costruire; si trattava, infatti, solo di una tegola del tetto spostata”. Per quanto riguarda il secondo problema Scottà è lapidario: “Ogni scuola è vicina a una strada e, inoltre, verrà realizzata una collina a barriera tra il Pazienza e la bretella che verrà costruita a maggiore distanza”.

Subito prima del simbolico taglio del nastro e della visita ai locali di autorità e presenti, l’intervento del vescovo Corrado Pizziolo e la conseguente benedizione: “Il mio augurio è che qui crescano bene i nostri bimbi, seguiti nel modo migliore da famiglie e insegnanti, ma soprattutto sostenuti dall’aiuto del Signore”.

Barbara Carrer