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20 aprile 2024

Vittorio Veneto

Inauguriamo il Museo della Battaglia. Di nuovo

Tonon punta al "bis". A Da Re "vien da rider"

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

Inauguriamo il Museo della Battaglia. Di nuovo

Da Re e Tonon

VITTORIO VENETO – A qualcuno piace caldo (diceva Marilyn Monroe). Al sindaco Roberto Tonon piace “inaugurato”. Una seconda volta. L’incipit non sarà dei migliori, ma come spiegare quer pasticciaccio der Museo della Battaglia di Vittorio Veneto?

Non è facile.

 

Il fatto. Il 10 maggio scorso il Museo della Battaglia di Ceneda – dopo tre anni (almeno) di lavori di ristrutturazione, consolidamento, sistemazione e adeguamento (costati qualche milionata di euro ai contribuenti) - viene inaugurato. La festa c’è: intervengono al taglio del nastro il governatore Zaia, il prefetto, le forze dell’ordine, storici e giornalisti. Il dado è tratto, cioè il museo viene aperto.

 

Polemica. Il sindaco Tonon, allora candidato alla poltrona di primo cittadino, in quell’occasione (insieme all’opposizione), parla di manovra elettorale. Dice che il museo non ha ancora ricevuto il collaudo e che, insomma, l’inaugurazione è prematura. O strumentale. Fatto sta che c’è stata, con tanto di parata di autorità. “Fatto sta – dice Toni Da Re, ex sindaco di Vittorio Veneto – che il museo era completato, che nei primi tre giorni di apertura è stato visitato da 300 persone e che ciò che mancava alla sua completa fruizione erano delle didascalie alle bacheche.”

 

Vero o falso? Non rispondete alla domanda: questo non è un quiz. Anche perché (siamo surreali, lo ammetto, ma a volte è un atteggiamento obbligato) - certe cose sono più dure da digerire dei peperoni. A Roberto Tonon, divenuto sindaco più o meno all’indomani dell’apertura del museo della Battaglia, quell’inaugurazione (che c’è stata, per carità, con tanto di articoli sui media, di gallery fotografica, di discorsi di circostanza, eccetera) è rimasta qua. O là, in piazza Giovanni Paolo I. Al sindaco Roberto Tonon l’inaugurazione del Museo della Battaglia del 10 maggio scorso è piaciuta così poco che ha deciso che era un bluff. E che era necessario rifarla.

Tanto che il sindaco ha inviato un comunicato stampa in cui avvisa che la giunta sta lavorando con “la pancia per terra e in modo febbrile e a 360°” (tranquilli: è una metafora) per procedere all’inaugurazione (vera) del Museo della Battaglia. “La verità, come abbiamo sempre detto – ha dichiarato il sindaco Roberto Tonon - è che si è trattato di una inaugurazione prettamente elettorale della giunta che ci ha preceduto, costata tra l’altro qualche migliaio di euro alla comunità. In queste settimane di febbrile lavoro stiamo provvedendo all'ultimazione dei lavori di ristrutturazione, al completamento dell’allestimento delle sale, allo studio del programma di gestione futura del museo.”

 

La replica (piccata/piccante) dell’ex sindaco Toni Da Re. “Me vien da rider”. L’ex sindaco vittoriese Toni Da Re all’annuncio di un’ennesima inaugurazione del Museo della Battaglia ha una reazione da cine-panettone. “Ma che fa Tonon? – sbotta Da Re - Vuole inaugurare di nuovo tutto quello che abbiamo costruito prima di lui? Pure le scuole di San Giacomo? O di Santa Giustina? Tonon parla di “inaugurazione vera” del Museo della Battaglia, ma non si rende conto che la sua è falsa? Il museo è stato consegnato alla città concluso nei suoi lavori strutturali (chissà se l’assessore Turchetto sa di cosa sto parlando) e l’unica operazione che la nuova giunta doveva fare era firmare una convenzione per l’apertura razionale della struttura e completare l’installazione delle didascalie nelle bacheche. Tutto qua. Quando io ho lasciato il mio incarico, il museo era aperto tutti i sabati e le domeniche: la nuova giunta avrebbe dovuto solamente organizzare l’apertura con un orario più ampio. Quello che doveva fare Tonon era aprire le porte del museo durante la settimana. E invece che fa? lo inaugura di nuovo!”. All’ex sindaco abbiamo fatto notare come Tonon abbia affermato che “l’inaugurazione prettamente elettorale del museo sia costata alla città qualche migliaia di euro”.

“L’inaugurazione ha avuto costi esigui – ha ribadito Da Re -. Abbiamo speso qualche centinaia di euro per le locandine e il service. Ma di quali migliaia di euro parla Tonon? Io ho sempre dato i miei compensi al Piccolo Rifugio, lui invece se li mette in tasca i soldi!”

 

L’altra campana. La risposta dell’assessore Turchetto. “Non c’è nessun intento polemico nel comunicato stampa che abbiamo diffuso – spiega l’assessore ai lavori pubblici Alessandro Turchetto -. Come dice il sindaco Tonon “vogliamo guardare avanti”. E non ci interessa la polemica. Il fatto è che quando il museo è stato inaugurato la vecchia giunta ha fatto un errore: ha aperto una struttura senza i requisiti organizzativi necessari (mancava un progetto di gestione, un sito internet, una brochure informativa, un’adeguata illuminazione). Aprire un museo equivale ad aprire una mostra: i particolari sono essenziali. Noi vogliamo che il lancio del Museo della Battaglia abbia un valore anche in occasione delle commemorazioni sulla Grande Guerra, per questo vogliamo fare le cose in modo oculato. Il senso della nuova, prossima inaugurazione è questo: a me e penso anche al sindaco Tonon le polemiche non interessano: noi vogliamo guardare avanti”.

 


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