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25 aprile 2024

Nord-Est

Incidente ditta rifiuti, licenziati tutti i dipendenti

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Incidente ditta rifiuti, licenziati tutti i dipendenti

ADRIA - Per la terza volta, l'azienda CoImPo di Cà Emo è stata posta sotto sequestro probatorio da parte della procura rodigina. E come ripercussione gli otto dipendenti dell'azienda sono stati licenziati. I carabinieri della compagnia di Adria hanno posto i sigilli ai vari silos, alle vasche e alle autocisterne presenti all'interno della ditta di smaltimento di rifiuti che lo scorso 22 settembre era stata teatro della tragedia in cui hanno perso la vita quattro dipendenti che stavano lavorando vicino a una vasca da cui si era sprigionata una nube tossica.

 

I legali difensori dei sette indagati fanno sapere che ricorreranno al Riesame per dissequestrare nuovamente la struttura. E' un mese che si sta continuando a sequestrare e dissequestrare la CoImPo, con un continuo botta e risposta tra il sostituto procuratore Sabrina Duò, che coordina le indagini, e le decisioni del Riesame. Una situazione che ha creato molti disagi soprattutto ai dipendenti dell'azienda. In questi mesi non si è potuto lavorare e non è stato possibile ricorrere alla cassaintegrazione: i dipendenti sono stati così licenziati. I lavoratori della CoImPo inizialmente erano 11: dopo la tragedia di settembre erano rimasti in otto, e tutti (compreso Massimiliano Grotto, l'unico sopravvissuto alla nube killer) ora sono stati licenziati dalla dirigenza dopo un incontro con i sindacati, in quanto non c'è più lavoro, con la promessa di essere richiamati se la situazione si dovesse sbloccare.

 

"Ci siamo trovati a casa dell'amministratrice delegata e gli operai hanno accettato - spiega Davide Benazzo della Cgil - Io ho provato a proporre la cassa integrazione straordinaria, probabilmente l'Inps l'avrebbe accettata, ma i titolari non volevano e i lavoratori erano d'accordo. Anche se non condivido la scelta, è andata così"

 



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