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29 marzo 2024

Treviso

Incursione di origine artica da giovedì: torna la neve sulle Prealpi?

Giungono conferme circa un'azione da nordovest che apporterà un sensibile calo termico specie tra venerdì e sabato

| Andrea Costantini |

| Andrea Costantini |

Incursione di origine artica da giovedì: torna la neve sulle Prealpi?

Siamo usciti solo qualche ora dalla terza perturbazione che ha interessato, a partire da giovedì, il nostro territorio (una al giorno con la sola eccezione di sabato); già la voce si sparge negli ambiti amatoriali, ma l’avevamo già vista come ipotesi nel precedente intervento: la settimana dopo una fase di instabilità fino a mercoledì, vedrà un nuovo peggioramento già giovedì, e stavolta l’estrazione dell’aria in arrivo è di origine artica e tenderà ad apportare un sensibile calo termico più evidente tra venerdì e sabato.

Focalizziamo dunque subito l’attenzione su quale linea di evoluzione sia la più probabile di qui a domenica prossima; non sono certo buone notizie per chi si attende sole e caldo.

Questa mappa di temperatura a circa 1500mt in libera atmosfera per giovedì ben identifica la colata di aria fredda in marcia verso le Alpi dove irromperà entro venerdì creando una bassa pressione con relative precipitazioni e calo termico marcato; la quota neve potrebbe scendere sotto i 1000mt in alcune zone delle Dolomiti e sotto i 1500mt sulle Prealpi. 

E' interessante osservare la mappa a 500hPa prevista mercoledì scorso per venerdì prossimo e la stessa previsione emessa oggi; la disposizione delle principali figure barica è sovrapponibile e questo testimonia come in talune circostanze le previsioni possono senz'altro arrivare oltre i 7 giorni, ovviamente su vasta scala e senza dettaglio temporale preciso (in termini pratici, senza poter distinguere pioggia al mattino o pioggia al pomeriggio...)

Previsione del 15 maggio 

Previsione odierna (19 maggio).

Entriamo nel concreto, limitandoci ad osservare la persistenza configurativa della circolazione atmosferica; una recente notizia ANSA riporta l'affermazione che eventi di raffreddamento tali da riportare la neve anche sui 1000mt non si siano verificati negli ultimi 20 anni, e si parla di "anomalia". Partendo dal presupposto che l'evento diventa o meno significativo dopo che esso è avvenuto (quindi trattandosi al momento di previsioni, non sappiamo ancora se avverranno o meno nevicate a 1000mt sulle Alpi), giova ricordare che anche se avvenisse, non rappresenta affatto i connotati di anomalia o stranezza, nè tantomeno di rarità.

Giova infatti ricordare come questo episodio ricadrebbe sotto il mese di maggio, mentre tra 3 e 4 giugno 1999 la neve cadde anche sulle Prealpi fino a 1000mt e temporaneamente al di sotto, e una replica si ebbe tra fine maggio e inizio giugno 2006 con neve abbondante in Sardegna (come documenta questo articolo http://www.sardegna-clima.it/index.php?option=com_content&view=article&id=773:2-giugno-2006-eccezionale-nevicata-tardiva&catid=42:curiosita&Itemid=73) e monti innevati sulle Alpi fino a 1000-1200mt. 

Non siamo di fronte insomma ad un evento affatto anomalo o rarissimo, tantomeno mai accaduto negli ultimi 20 anni come riportato; in ogni caso, prima misuriamo gli eventi reali, e solo successivamente traiamo le conseguenze... altrimenti si rischia di finire a parlare di aria fritta.

Ecco in sintesi il tempo previsto per la settimana:

 

Lunedì 20 maggio e martedì 21 (attendibilità 90%): in entrambi i giorni avremo mattinate in genere ben soleggiate, seguite da rapido sviluppo di cumuli che porteranno successivamente rovesci e temporali sparsi, più probabili sulla linea pedemontana e prealpina, in esaurimento entro la tarda serata. Clima assai fresco con temperature minime non lontane dai +10°C

Mercoledì 22 (90%): una temporanea onda di alta pressione apporterà un miglioramento del tempo con maggior stabilità atmosferica e basso rischio di qualche rovescio pomeridiano, isolato e circoscritto. Temperature in ripresa specie nelle massime.

Giovedì 23 (80%): inizialmente tempo ancora soleggiato; da metà giornata rapido aumento delle nubi cumuliformi con sviluppo di temporali in movimento dalle Alpi alle pianure, che verranno coinvolte entro la serata. Temperature in leggero calo, più evidente in quota dalla sera.

Venerdì 24 (70%): l’entrata più decisa dell’aria fredda favorirà la formazione di una bassa pressione nei bassi strati che indurrà precipitazioni in genere estese e persistenti, seppur a carattere debole o al più moderato. Il fenomeno più significativo riguarderà il profilo termico che in quota sarà approssimabile a quello di inizio marzo, mentre in pianura le massime difficilmente supereranno i +16/+18°C. La quota neve, fortemente influenza dall’effettiva penetrazione dell’aria fredda e dall’intensità dei fenomeni, scenderà dai 1900-2100m della notte a 1200-1400mt su Dolomiti, mentre sulle Prealpi rimarrà a 1500-1800mt.

Sabato 25 (60%): l’evoluzione più probabile vede un lento e progressivo miglioramento, con nevicate che nelle prime ore del giorno potranno sfiorare i 900-1000mt sulle Dolomiti e 1200-1400mt su Prealpi. Progressivo allentamento delle precipitazioni anche se il contesto resterà nuvoloso Clima assai fresco per la stagione a tutte le quote

Domenica 26 (60%): evoluzione incerta; la traiettoria e l’evoluzione della bassa pressione determineranno gli effetti sul territorio, ad oggi non opportunamente identificabili. La linea più probabile vede la presenza di diffusa nuvolosità con precipitazioni sparse, ancora nevose in quota sopra i 1500-1800mt. Temperature stazionarie.

 


| modificato il:

Andrea Costantini
Redazione di articoli a carattere previsionale e di approfondimento sulla meteorologia del trevigiano, con uno sguardo sempre attento al più vasto contesto ambientale dove siamo inseriti. Ruolo professionale: tecnico commerciale presso NESA http://nesasrl.eu/, progettazione, costruzione ed installazione di strumentazione professionale per monitoraggio ambientale e telecontrollo (meteorologia, idrologia, energie rinnovabili, geologia...). Dati meteo e webcam da Vittorio Veneto (TV) http://meteoravanel.altervista.org/

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