TREVISO - “Ciò che abbiamo visto ieri non è per nulla confortante. La situazione all’interno dei deposito della biblioteca all’ex Gil non è per nulla adatta alla conservazione di libri antichi”. Così il consigliere Domenico Losappio ( gruppo Misto) all’indomani del sopralluogo della commissione Cultura ai depositi della biblioteca comunale Zanzotto per capire le condizioni in cui si trovano i circa 9mila libri, tra volumi risalenti al XVI secolo e altri testi stampati prima del 1899, conservati in scaffali con sistema automatico e ora a rischio a causa delle infiltrazioni d’acqua

“Le conseguenze delle infiltrazioni d'acqua sull'edificio sono visibili - spiega - come qualche traccia d'acqua sul pavimento, pezzi del controsoffitto mancanti. Insomma una situazione per niente ideale per la conservazione di libri. Sarà certamente vero, come ci è stato spiegato, che i libri non dovrebbero essere bagnati in quanto fra uno scaffale e l'altro vi è una sorta di guarnizione che dovrebbe evitare il passaggio d'acqua, ma ci è stato pure confermato che non è certa la buona condizione di conservazione dei libri”.

Losappio ha già sollevato per due volte il problema in consiglio comunale presentando interrogazioni e richieste di urgente soluzione. E ieri ha potuto constatare le condizioni del patrimonio composto da 8.761 libri.
“Inoltre - continua Losappio - per questioni di sicurezza è stata tolta la corrente elettrica al sistema che consente l'apertura degli scaffali, che non vengono aperti da moltissimo tempo: non si sa dunque come stiano i libri, che non prendono aria da altrettanto tempo. Aggiungiamoci che, come ci è stato confermato del dirigente del settore, nei depositi ex Gil non vi è un sistema di deumidificazione tantomeno di climatizzazione adeguato”.

“Ho chiesto fino a quando sarà staccata la corrente elettrica. Risposta: fino a quando non saranno fatti i lavori. Che non si sa quando saranno fatti”, sottolinea il consigliere che ha richiesto venga svolto un controllo a campione sui libri chiusi negli scaffali, per valutarne le condizioni e, eventualmente, un loro spostamento in altra sede più adeguata. “Questo indipendentemente dalla questione dei lavori alla struttura o dall'idea di realizzarne una ex novo. Non è possibile aspettare ancora per verificare lo stato di conservazione dei libri, in considerazione della situazione tutt'altro che ideale del deposito”. Il rischio è di perdere testi importanti.