Insulti social a Gino Cecchettin, la condanna di Camani: "La battaglia culturale è ancora da condurre"
Solidarietà al papà di Giulia, vittima di femminicidio, nonché presidente onorario dell'Osservatorio contro la violenza sulle donne

VENETO - La capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Vanessa Camani, ha espresso piena solidarietà a Gino Cecchettin, papà di Giulia vittima di femminicidio e presidente onorario dell'Osservatorio regionale sulla violenza contro le donne, dopo che è stato bersaglio di insulti sui social. L’aggressione online è avvenuta in seguito alla sua nomina a questa carica, che ha suscitato reazioni estremamente negative da parte di alcune persone. Camani ha commentato: "Di fronte a un padre che ha scelto di trasformare un dolore immane in una ricchezza collettiva, è sconcertante come possano esistere persone capaci di vomitare in questo modo odio e violenza. Rivolgo a Gino Cecchettin tutta la vicinanza".
Inoltre, la capogruppo ha ringraziato Cecchettin per aver accettato l’incarico, che era stato proposto dal Consiglio regionale, e ha augurato a lui un proficuo lavoro come guida dell'Osservatorio. Camani ha anche sottolineato come l'episodio di aggressione social sia emblematico di un fenomeno più ampio legato alla violenza di genere, che necessita di un approfondimento. “Ritengo che questo stesso, raccapricciante episodio di aggressione social nei suoi confronti, rappresenti uno dei tanti aspetti da approfondire attorno al fenomeno della violenza di genere. Non c'è dubbio: la battaglia culturale da condurre è ancora più evidente”, ha concluso Camani.
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