Investimenti: sempre più diffuso il trading automatico, ecco cosa c'è da sapere

Fino a qualche tempo fa il mondo del trading era decisamente chiuso ai soli professionisti del settore. Oggi le cose stanno molto diversamente, soprattutto grazie allo sviluppo tecnologico ed alla diffusione di connessioni sempre più vaste e performanti. Oggi infatti è possibile investire nei principali mercati di tutto il globo con un semplice click ed il mondo degli investitori viene animato ogni giorno da migliaia di nuovi appassionati. Insomma, in questo particolare momento storico ad investire non sono soltanto gli esperti, ma anche persone che magari non hanno alle spalle un solido background di studi finanziari.
Non sorprende dunque che diverse realtà abbiano pensato a dare anche a questa utenza gli strumenti per operare in borsa e, da questo punto di vista, negli ultimi anni abbiamo iniziato ad assistere ad una vera e propria rivoluzione. Il riferimento è al trading automatico, ovvero alla possibilità di effettuare operazioni sfruttando l’aiuto di sistemi informatici ed algoritmi vari. Per capire come funziona l'automazione nel trading il suggerimento è quello di affidarsi a esperti del settore, come i professionisti di Giocareinborsa.net, che con guide e approfondimenti aiutano gli utenti ad acquisire tutte le competenze necessarie per operare in autonomia.
Che cosa è il trading automatico
Il trading automatico potrebbe fare pensare alla possibilità di affidare la propria sorte interamente ad un computer. In realtà le cose non stanno esattamente così e non a caso anche questo genere di operazioni non è pensata per totali neofiti delle negoziazioni. Al contrario, per avvicinarsi in maniera consapevole a questo tipo di algoritmi è comunque consigliato avere alle spalle almeno un paio d’anni di esperienza nel mondo degli investimenti.
Detto questo esistono diverse tipologie di trading automatico, così come esistono differenti livelli di autonomia da parte del software: ad esempio è possibile sfruttare dei sistemi che si limitino a fornire segnali di trading e che quindi suggeriscano all’investitore gli asset su cui investire il proprio denaro. Allo stesso tempo esistono programmi totalmente indipendenti, che non solo analizzano gli scenari, ma addirittura acquistano e vendono strumenti finanziari di ogni tipo senza alcun bisogno di intervento da parte di un essere umano.
Un fenomeno gigantesco
Il trading algoritmico è tutt’altro che un fenomeno marginale: secondo un analisi svolta da Bloomber sulla base di alcuni dati provenienti da JPMorgan, la percentuale di scambi generati da robot e programmi che avvengono quotidianamente sui mercati finanziari sarebbe di circa il 90%. Di fronte a numeri così incredibili non sorprende che esistano addirittura dei fondi di investimento pensati per muoversi esclusivamente con gli algoritmi di trading: si chiamano “Quant Funds” e puntano a operare nel minor tempo possibile, cancellando i classici tempi di pensiero/reazione di un essere umano.
Intervento umano
Sicuramente se si parla di velocità e precisione di calcolo il confronto tra essere in carne ed ossa e computer è impietoso. Detto ciò nemmeno le macchine fanno miracoli ed anche il più raffinato sistema di trading automatico non nasce da niente altro che istruzioni umane: sono infatti i programmatori a dare alla macchina strumenti e chiavi di lettura per capire i grafici; allo stesso modo sono i programmatori a indicare le condizioni che porteranno poi la macchina a “decidere” se comprare o vendere. Quello che sembra un trionfo di autocoscienza software infatti non è altro che una strategia scritta in migliaia di minuscoli passaggi chiari: migliaia di variabili, dinnanzi a cui il software non fa altro che rispondere “sì” o “no”.
Arrivati a questo punto non resta che capire dove sia possibile dedicarsi al trading automatico, considerando che la scelta è molto vasta e che sono diversi i broker che forniscono questo genere di servizio. Detto questo una delle piattaforme più popolari in questo momento è Metatrader, ma meritano attenzione anche TradingView e Capital.com.
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