16/04/2024velature sparse

17/04/2024possibili temporali

18/04/2024pioggia debole e schiarite

16 aprile 2024

E io sussulto

Categoria: Altro - Tags: vino, degustazioni, immaginazione, Terresacre, Mercato dei vini, Tintilia, Pinot bianco, vigneti, Martin Abrahm, blog, wineblog, Michela Pierallini

Michela Pierallini | commenti |

È accaduto di nuovo.

 

Per quanto possa sembrarmi incredibile, non mi resta che credere alla magia del vino e al suo potere di evocare immagini che lo raccontano.

 

 

non mi resta che credere alla magia del vino

 

 

La prima volta ho provato un sussulto, immersa nel vigneti di Trebbiano e Montepulciano, a Montenero di Bisaccia.

Un anno prima, bevendo il vino a Vinitaly, ne erano uscite frasi come queste:

Tintilia è ora nel mio bicchiere. Non la conosco, è la mia prima volta e sono elettrizzata. Metto il naso nel bicchiere più volte, mi attrae. Chiudo gli occhi e mi trovo su una strada bianca in mezzo a campi aperti colorati di verde, macchiettati dal celeste dei fiori di cicoria. L’aria profuma di legno di liquirizia, di pepe e di spezie. Viene voglia di spogliarsi e di integrarsi con il cosmo. C’è aria di eleganza e danzo sulle note di una musica beduina. Bevo e sorrido, bevo ancora e rido, perché Tintilia mette di buon umore.

Ora, nei vigneti di Terresacre, sono nel dipinto che avevo descritto. C’è la strada bianca, ci sono i campi verdi e pure i fiori violetti. Ammetto di aver sbagliato pianta, non erano fiori di cicoria, ma trovarsi davanti al quadro che la fantasia ha saputo disegnare soltanto con il bicchiere in mano, a me ha fatto veramente sussultare.

 

 

Episodio numero due.

Sono a Piacenza, al Mercato dei vini dei Vignaioli Indipendenti –FIVI- e di nuovo resto incredula di quanto un vino possa parlarmi di sé, del suo vissuto, dell’aria che respira, della terra dove le radici della vite si nutrono.

Martin Abraham è una persona di rara umiltà, tre parole e mi ha conquistato.

 

 

Il dialogo è questo:

Martin: ho imparato all’estero, ho visitato molte cantine in paesi diversi.

Io: hai rubato con gli occhi.

Martin: non solo – si mette una mano sul petto – ho rubato col cuore.

Qui mi sono sciolta.

 

Intanto bevo il pinot bianco e ne resto affascinata. Questa mineralità accesa, sicuramente, viene dal porfido del terreno. 

Chiudo gli occhi e vedo la vite, vecchia, con le radici lunghe che camminano ovunque sotto terra, che affondano sempre più in profondità. Giornate limpide e notti fredde, la vite affronta una stagione dietro l’altra e con onore produce meravigliosi grappoli che sto bevendo, trasformati ormai nel vino che è destinato a me, a noi, a voi, a loro.

Quando apro gli occhi Martin dice che il vigneto ha sessantadue anni e che quando hanno tolto le piante ormai troppo vecchie, le radici erano lunghe km.

 

Lo so, a certe conclusioni ci si arriva con un bagaglio di nozioni viticole ma a me piace sognare e dondolarmi nella magia che il vino mi regala.

 

Se volete sognare anche voi, vi lascio i recapiti.

Weingut Abraham, Via Maderneto 29, Appiano sulla Strada del Vino (BZ) Alto Adige www.weingutabraham.it

Terresacre, C.da Montebello, 86036 Montenero di Bisaccia (CB) www.terresacre.net

 



Commenta questo articolo


vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×