Mortale di San Donà, Kukiqi in carcere?
C'è pericolo di fuga, ma l'ordinanza del Riesame non è esecutiva: entro i prossimi 30 giorni saranno depositate le motivazioni del provvedimento
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CESSALTO / SALGAREDA - Mortale di San Donà: il Tribunale del riesame di Venezia ha accolto l’appello presentato dal pm Carlotta Franceschetti disponendo una misura cautelare in carcere a carico di Kajtaz Kukiqi, 21 anni, residente a Cessalto, accusato dell’omicidio stradale.
Sarebbe stato lui infatti a provocare il sinistro che costò la vita a Giuliano Babbo, 53 anni di Eraclea, la cui vettura fu centrata da quella dell’indagato, lanciato in un sorpasso ad alta velocità.
L’ordinanza è stata emessa nella tarda mattinata di venerdì dal collegio presieduto da Angelo Risi. Ma non è esecutiva, pertanto Kukiqi rimane ai domiciliari. Nel frattempo la difesa rappresentata dall’avvocatessa Alessandra Nava potrà impugnare la decisione del Riesame di fronte alla Cassazione e, di conseguenza, bisognerà attendere il pronunciamento della Suprema Corte per sapere se il giovane debba finire in carcere in attesa del processo.
Entro i prossimi 30 giorni le motivazioni del provvedimento del Riesame saranno depositate: forse i giudici hanno ritenuto esserci un concreto pericolo di fuga. Il gip, al contrario, ha ritenuto la detenzione a casa del fratello come misura sufficiente.
L'altro indagato, il cugino di Kukiqi, Edmon Balaj, 26 anni, di Salgareda, rimane a piede libero. Il giovane era al volante della vettura che precedeva quella di Kukiqi e che, quando si verificò lo schianto mortale, era già transitata.
Nell’immediatezza dei fatti fu arrestato per poi essere rimesso in libertà dal gip: nei suoi confronti la Procura non ha presentato appello. In settimana proteste per i domiciliari.